Colpiti a Gaza una scuola dell'Onu e un mercato. Decine le vittime

Raid su mercato: 17 morti. Colpita una scuola dell'Onu: 23 vittime. Ban Ki-moon: "Vergognoso attaccare i bimbi che dormono". La Casa Bianca: "Preoccupati per i civili"

Il minareto della moschea al-Susi, distrutta da uno strike e le case vicine
Il minareto della moschea al-Susi, distrutta da uno strike e le case vicine
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Sono almeno venti le persone rimaste uccisi questa mattina, quando secondo alcuni colpi di carro armato sparati nell'area del campo profughi di Jabaliya hanno raggiunto le stanze di due classi della scuola dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione (Unrwa). "Sono stati uccisi bambini innocenti", ha tuonato il Consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca seriamente preoccupato per i civili. Durissimo anche l'intervento del segretario dell'Onu Ban Ki-moon: "Nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono".

Secondo i servizi di soccorso locali, i proiettili avrebbero colpito in pieno le aule dell'edificio, nella zona nord di Gaza, dove si erano rifugiati numerosi civili, in fuga da un bombardamento annunciato da Israele sul quartiere dove risiedevano.

Adnan Abu Hasna, portavoce dell'Urnwa che ha aggiornato la stampa sul numero delle vittime, ha anche spiegato che i feriti sono diverse decine, molti dei quali sono in condizioni gravi. L'agenzia ha parlato di una "grave violazione del diritto internazionale da parte dell'esercito israeliano".

Un altro edificio dell'Unrwa è stato colpito nei giorni scorsi a Beth Hanun, causando almeno 17 morti. Israele sostiene la responsabilità sia in questo caso da attribuire a razzi sparati da Hamas, che invece accusa Tel Aviv.

Ieri la stessa Unrwa ha denunciato all'Autorità palestinese di avere trovato di nuovo un deposito di razzi dei gruppi palestinesi in una delle sue scuole. Il portavoce dell'agenzia, Chris Gunness, ha invitato i combattenti a "rispettare la neutralità degli edifici" legati all'Onu e annunciato che appena sarà possibile esperti procederanno al disarmo.

Altri attacchi nel pomeriggio

Nella notte tra martedì e mercoledì Israele è tornato a colpire la Striscia. I militari hanno annunciato di avere preso di mira 50 obiettivi, tra i quali ci sono anche alcune moschee che l'esercito ritiene siano state utilizzate per scopi militari o per nascondere l'ingresso ad alcuni tunnel sotterranei.

Nel pomeriggio è stato colpita un'area commerciale a Shujaiyya. La mezzaluna rossa ha confermato il bilancio del ministero della Salute, che parla di almeno 15 morti e 150 feriti. Sette palestinesi sono stati uccisi da un raid vicino a Khan Yunis, dove era stata dichiarata una tregua umanitaria della durata di alcune ore. Secondo l'esercito israeliano più di venti razzi sono stati lanciati da Gaza verso Israele.

Dopo 23 giorni di conflitto, i morti tra i palestinesi sono più 1.260, mentre dalla parte israeliana hanno perso la vita 59 persone, di cui tre civili. Secondo il portavoce dell'esercito, tre soldati sono rimasti uccisi oggi nel sud di Gaza, altri 27 feriti. Cifre fornite ieri dalle Nazioni Unite parlano di almeno 229 bambini morti nelle operazioni militari.

Problemi con acqua ed elettricità

Con il passare dei giorni, per la popolazione di Gaza (1,8 milioni di persone) si fa sempre più difficile l'accesso ad acqua e servizi igienico-sanitari, anche per la mancanza quasi totale di elettricità. A dirlo è un rapporto stilato da Oxfam, che quantifica in 240mila gli sfollati e in 270mila i bambini sottoposti a traumi che richiederebbero la vicinanza di uno psicologo.

Si cerca una tregua

Poco efficaci finora i tentativi di mediare una tregua tra le parti. Polemiche da parte di Teheran anche per la "inaccettabile" lentezza con cui l'Egitto sta autorizzando un carico di aiuti umanitari iraniani destinati alla Striscia di Gaza. Il volo con cui arriverebbero in Egitto ripartirebbe poi con a bordo un gruppo di palestinesi feriti negli scontri, su cui al Cairo sono in corso verifiche.

Le azioni di Hamas

Hamas ha lanciato questa mattina un appello ai Paesi arabi, a cui ha chiesto di prendersi le proprie responsabilità "rispetto al tentativo di distruggere Gaza e uccidere i suoi bambini, negando loro il diritto di celebrare la propria festa religiosa nel giorno dell'Eid al-Fitr". Il capo del braccio armato del gruppo, Mohammed al Deif, ha detto che "non ci sarà alcuna tregua senza la fine dei raid aerei e dell'embargo".

538em;">Un video diffuso su internet dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas, mostra un'operazione contro Israele condotta da uomini infiltrati grazie a un tunnel. Nelle immagini si vedono alcuni uomini raggiungere una torre di guardia e uccidere almeno un soldato. Si tratterebbe di un attacco condotto vicino al Kibbutz Nahal Oz, in cui lunedì sono morti cinque soldati.

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