"Tiene le mani in tasca". La Corea del Nord censura l'ex Monty Python

Il regista inglese ed ex membro dei Monty Python Michael Palin è stato costretto a rigirare alcune scene del suo nuovo documentario sulla Corea del Nord, dopo che le autorità avevano giudicato irrispettoso il suo tenere le mani in tasca di fronte alle statue di Kim Il-Sung e Kim Jong-Il

"Tiene le mani in tasca". La Corea del Nord censura l'ex Monty Python

Non smettono di stupire i bizzarri regolamenti della Corea del Nord. La repubblica socialista guidata da Kim Jong-Un si è resa ancora una volta famosa per le proprie norme di comportamento che spesso colgono alla sprovvista gli incauti visitatori occidentali. Questa volta però, tra le maglie della censura di Pyongyang è incappato il regista inglese Michael Palin - meglio noto per essere stato uno dei membri del celebre gruppo comico dei Monty Python - che durante le riprese del suo documentario dal titolo "Michael Palin in North Korea" è stato costretto a cancellare e a rigirare alcune scene, giudicate irrispettose dalle autorità nordcoreane presenti sul set. Mentre si trovava di fronte alle statue degli ex presidenti Kim Il-Sung e Kim Jong-Il, Palin stava infatti comodamente tenendo le mani in tasca, un atteggiamento proibito dai funzionari governativi e che ha colto di sorpresa lo stesso regista il quale, proprio allo scopo di realizzare il documentario per l'emittente Channel 5, e riuscito ad ottenere importanti lasciapassare in modo da poter esplorare il paese in tranquillità.

In un'intervista rilasciata al settimanale Radio Times, Palin ha successivamente descritto la scena presentatasi ai suoi occhi: "Ci hanno bloccato perché eravamo di fronte ai monumenti dei due grandi leader e ci sono numerose regole da rispettare. Ad esempio i monumenti devono essere obbligatoriamente filmati nella loro interezza, una cosa che diventa possibile solo posizionando la telecamera a grande distanza in modo da farli entrare completamente nell'inquadratura." - aggiungendo - "Così alla fine hanno detto 'No, no, no, bisogna rigirare la scena perché avevi le mani in tasca e questo è irrispettoso'. È stato molto interessante". Palin ha poi raccontato come tra le varie raccomandazioni ci fossero anche quelle di non riprendere immagini della spazzatura o di persone vestite in canottiera, ammettendo comunque di essere stato molto prudente nel visitare la Corea del Nord in un momento geopolitico così delicato ed annunciando inoltre di voler portare avanti il suo progetto documentaristico seguendo il processo di riappacificazione tra le due Coree, iniziato lo scorso aprile con l'incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong-Un ed il presidente sudcoreano Moon Jae-In.

A commentare la curiosa vicenda si è aggiunta anche la casa di produzione a cui fa riferimento Channel 5, la Independent Television News, che da ben due anni era in trattative con i funzionari nordcoreani per avere le concessioni per le riprese e che per l'occasione aveva anche ricevuto l'aiuto del produttore cinematografico Nick Bonner, il quale con la sua compagnia aerea Koryo Tours organizza da 25 anni viaggi in Corea del Nord per i turisti britannici ed europei. Lo stesso Bonner ha affermato che prima di entrare nel paese i visitatori vengono preventivamente informati su tutte le azioni che potrebbero essere fonte di offesa, dichiarando: "Consegniamo degli opuscoli ai turisti prima che vadano nel paese, ma come in qualsiasi altro posto che si visita l'importante è non mancare di rispetto nei confronti degli abitanti. Se ti vesti in maniera inappropriata o ti comporti in maniera insensata molto probabilmente non ti accadrà nulla, ma la tua guida turistica coreana sarà ritenuta responsabile del tuo comportamento".

Interrogato sulla questione dal quotidiano Daily Telegraph, il professor Robert Winstanley-Chesters, docente di studi coreani all'Università di Leeds, ha inoltre spiegato che i turisti che visitano la Corea del Nord devono mostrare rispetto per tutta l'iconografia relativa ai leader del paese, affermando: "I nordcoreani devono essere costantemente e profondamente impegnati nel portare avanti l'ideologia e la storiografia dello stato, questo a prescindere che ci credano o meno. Tuttavia nei loro cuori e nelle loro menti sanno già di doverlo dimostrare e lo dimostreranno durante la loro vita quotidiana. I nordcoreani esprimono grande impegno, lealtà e amore verso i loro leader e credono con tutto il cuore al fatto che la Corea del Nord sia il più grande paese al mondo.

" - concludendo - "Il mio avviso per i turisti è il seguente: Sii rispettoso di tutte le rappresentazioni della leadership nordcoreana, che siano esse statue o immagini. Scatta fotografie solo quando ti viene esplicitamente consentito farlo e non cercare in nessuna circostanza di scattare di nascosto fotografie di cose che non dovresti fotografare".

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