Coronavirus, India terzo Paese al mondo per numero di casi: superata la Russia

In India sono quasi 700mila le persone colpite dal coronavirus. Situazione sanitaria molto difficile nelle città di Bombay, Delhi e Chennai

Coronavirus, India terzo Paese al mondo per numero di casi: superata la Russia

Nella triste classifica di casi di contagio da coronavirus, l’India ha scalato diverse posizioni superando persino la Russia che da tempo si trovava su quell’indesiderato podio caratterizzato da dolore, inquietudine e morte.

Secondo l’ultimo bilancio tracciato dalla Johns Hopkins University, con 697.413 persone positive al Covid il gigante asiatico ha superato il Paese guidato da Vladimir Putin, dove si registrano 680.283 casi accertati, ed è ora il terzo Stato al mondo più colpito dalla pandemia. Le vittime ufficiali registrare dalle autorità sanitarie indiane sono attualmente 19.693, rispetto ai 10.145 decessi confermati in Russia. Ai primi due posti della triste graduatoria risultano sempre gli Stati Uniti, con 2.888.635 casi e 129.947 decessi e il Brasile, con 1.603.055 e 64.867 morti.

La diffusione del coronavirus è particolarmente virulenta nelle principali città di Bombay, Delhi e Chennai. Nella capitale indiana la situazione pare essere davvero fuori controllo tanto che per far fronte all’enorme afflusso di pazienti è stato aperto un gigantesco centro di isolamento con una capacità di 10.000 posti letto, alcuni fatti di cartone, in una sala che abitualmente accoglie riunioni religiose. Il peggio, però, sembra che ancora debba arrivare. I funzionari del governo statale, infatti, temono che Delhi, megalopoli che conta oltre 25 milioni di abitanti, possa arrivare a registrare oltre mezzo milione di casi entro fine luglio.

L’India è uscita dal lockdown il primo giugno. Il Paese, con grande cautela, ha avviato una graduale ripresa delle attività: dall’inizio di luglio, inoltre, è stato autorizzato anche un progressivo ampliamento dei voli interni, mentre sono ancora sospesi quelli internazionali, e dei collegamenti ferroviari. La situazione attuale e le previsioni per l’imminente futuro non lasciano presagire nulla di buono. Per tentare di limitare la diffusione del virus è stata rinviata l’apertura del Taj Mahal, il più celebre monumento dell’India e considerato una delle sette meraviglie del mondo moderno tanto da essere inserito nella lista del Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, chiuso dal 17 marzo.

Resta grave la situazione in America Latina che conta 3 Paesi tra i primi 6 con più contagiati al mondo.

Oltre al già citato Brasile, nelle ultime 24 ore si è registrata una impennata di decessi anche in Perù: qui i morti sono 10.589, +177 in un giorno, con 302mila casi totali. Vicino alla soglia dei 300mila contagi anche il Cile (295.532), dove i morti sono stati 116 per un totale di 6.308.

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