Giornata cruciale domani in Grecia dove quasi 10 milioni di cittadini sono chiamati alle urne per pronunciarsi sul piano di accordo presentato dalla Commissione europea nell’eurogruppo del 25 giugno scorso e sulle nuove misure di austerità proposte dai creditori internazionali. Un voto che va ben oltre la politica economica di un paese sull’orlo del default, ma che mette in gioco la stessa permanente di Atene nell’Europa. Ecco come funziona il referendum:
Quasi 10 milioni alle urne
Sono 9.855.029 i cittadini greci registrati per il votare. Affinché il referendum sia valido dovrà recarsi alle urne almeno il 40% degli aventi diritto. Secondo un ultimo sondaggio di ProRata comunque l’affluenza sarà enorme: si prevede l’86%. Il costo complessivo del referendum è di 20 milioni di euro
Quando si vota
Le urne apriranno alle 7 di mattina, le 6 in Italia, e chiuderanno alle 19, le 18 in Italia. In tutto nel Paese i seggi sono 19mila, gli stessi delle politiche del 2 gennaio scorso.
I risultati
A chiusura delle urne, alle 19, le 18 in Italia, arriveranno gli exit polls. I primi risultati attendibili si dovrebbero conoscere intorno alle 21 locali, le 20 in Italia, una volta realizzato lo spoglio di circa il 10% delle schede. I risultati definitivi sono previsti lunedì. A gestire le operazioni di voto sarà l’azienda informatica SingularLogic.
Il quesito
Ecco il quesito a cui i cittadini dovranno rispondere: «Deve essere accettato il piano di accordo presentato da Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale nell’Eurogruppo del 25 giugno 2015, composto da due parti che costituiscono la loro proposta?» Il primo documento è intitolato "Riforme
per il completamento dell’attuale programma e oltre" e il secondo "Analisi preliminare per la sostenibilita del debito". Le opzioni di risposta sono "No", non accettato, e "Sì", accettato, che arriva come seconda opzione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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