Un'unica regione: il piano dello Zar per la Novorossia

Se riuscisse a conquistare il Donbass, Putin potrebbe non fermarsi più: proverebbe a formare un territorio caro all'ex impero russo

Un'unica regione: il piano dello Zar per la Novorossia

Inizialmente voleva conquistare tutta l'Ucraina ma quando si è accorto che Kiev ha resistito egregiamente si è ritirato a sud, il vero obiettivo iniziale di Putin: conquistare il Donbass. Se fino a ieri Zelensky ha dichiarato che "l'obiettivo dell'Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea" augurandosi che faccia "parte dell'Ucraina", i piani dello Zar sono diversi se riuscirà a realizzare il suo intento. A quel punto, potrebbe decidere di creare un'unica regione chiamata Novorossia, in pratica tutta l'Ucraina meridionale. Lo ha dichiarato il vice comandante Rustam Minnekayev, in carica tra le forze del Distretto Militare Centrale della Russia. Così fosse, verrebbe ripristinato un concetto storico che affonda le sue radici già a fine Settecento.

Cosa significa Novorossia

I russi la scrivono "Novorossiya" e, come detto, è un termine storico dell'impero russo che indica la regione a nord del Mar Nero che fu conquistata dal "Khanato di Crimea". Come si intuisce dal nome, la traduzione letterale è "Nuova Russia" e faceva parte dell'Impero russo fino al suo crollo dopo la Rivoluzione Russa nel 1917. L'anno successivo, siamo nel 1918, fu inglobata contemporaneamente nello Stato Ucraino e nella Repubblica sovietica ucraina. Come spiega Il Messaggero, questo concetto fu ripreso nel 2014 da Pavel Goubarev, tra i leader separatisti filo-russi in Donbass. Poi, fu chiesta a Mosca un'azione simile a quella attuale che mira a rendere "libero" il Donbass. Anche se Putin ufficialmente aveva respinto l'idea di far diventare quest'area sotto il controllo russo, il progetto potrebbe tornare d'attualità perchè "riflette la volontà di ricostituire l'involucro spaziale dell'ex URSS, per piantare nuovamente la bandiera su questi diversi territori", ha dichiarato il ricercatore Jean-Sylvestre Mongrenier intervistat da Le Figaro.

"Vendetta e riconquista"

Adesso che la "strada" si è riaperta verso la conquista del Donbass, perché non inglobare anche tutta l'Ucraina meridionale? Putin non lo dice ma l'appetito vien mangiando e, qualora il conflitto dovesse prendere una piega che fino a questo momento non c'è, l'ipotesi degli esperti è tutt'altro che campata in aria. Al Messaggero, una docente di geopolitica della Russia all'Università di Montpellier e a Parigi, Carole Grimaud-Potter, la dichiarazione di Minnekayev "fa emergere tra i nazionalisti russi il desiderio di vendetta, di riconquistare i territori perduti, che è una costante da diversi anni". Ecco perché ora o mai più: quando potrebbe ricapire un'occasione così ghiotta se non adesso che il conflitto è aperto?

La strada verso la Nuova Russia

Aleksandr Dugin, ideologo e ispiratore di Vladimir Putin, ha spiegato a QuotidianoNazionale che la "vittoria" della Russia, che ancora non ha ottenuto da nessuna parte, avrebbe dei contorni molto specifici: "il massimo è il controllo completo sull'intero territorio dell'Ucraina, il minimo è la liberazione di Novorossia, ossia i territori della regione di Kharkiv, ovviamente Donbass, regione di Kherson, Zaporozhye, regione di Nikolaev, regione di Dnepropetrovsk e Odessa". Insomma, se ne parla eccome. Come ricostruito dagli esperti di guerra, la "strada" per fare in modo che si realizzi questo progetto è, innanzitutto, la conquista del Donbass (non ancora caduto); successivamente i russi dovranno far capitolare Mikolaiv e prendere Odessa fino a giungere in Moldavia (Transnistria).

Il progetto è lungo e complicato vista l'enorme fatica dell'esercito russo che arranca quotidianamente. In una situazione del genere, "la Russia farà letteralmente di tutto per raggiungere i suoi obiettivi. Anche fino a una collisione nucleare", conclude Dugin.

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