Dieci cose che non sapete di New York

Dal soprannome della Grande Mela al costo di Manhattan e altro ancora

Dieci cose che non sapete di New York

1. Da dove viene il soprannome La Grande Mela

Uno dei più famosi soprannomi di New York è Big Apple, la grande mela. A lungo, si è pensato che il nome derivasse dalle famiglie che vendevano mele a New York durante la Depressione degli anni Trenta. Ma il soprannome venne in realtà coniato negli anni Venti da un giornalista del New York Morning Telegraph, John J. Fitz Gerald, che scriveva una colona sportiva sulle corse di cavalli intitolata Around the Big Apple. Fitz Gerald dichiarò di aver sentito l’espressione Big Apple per la prima volta a New Orleans. Il termine si riferiva all’epoca alle somme di denaro in palio alle corse di cavalli. Dal 18 febbraio 1924, il titolo della colonna divenne definitivamente “The Big Apple” e il termine ebbe successo. Negli anni Trenta, i musicisti jazz cominciarono a chiamare New York la Big Apple, aiutando a diffondere la popolarità del nome nel resto degli Stati Uniti.

2. Manhattan venne acquistata per 24 dollari

A New York, dove un appartamento costa in media più di un milione di euro, è risaputo che nel 1626 il direttore della Compagnia olandese delle Indie Occidentali, Peter Minuit, acquistò l’isola di Manhattan dagli Indiani Lenape per la modesta cifra di 24 dollari. In realtà, gli Indiani d’America conducevano affari scambiando oggetti, non monete. L’acquisto avvenne infatti in cambio di beni—non specificati nei documenti—il cui valore venne stimato essere di 60 fiorini. Nel 1846, gli storici convertirono il prezzo in dollari e calcolarono che l’isola di Manhattan venne acquistata per 24 dollari. Al cambio attuale, la cifra è di un migliaio di dollari.

3. La licenza per un carretto di hot dog a Central Park costa più di 200 mila dollari

Comprarsi un hot dog per strada, e mangiarselo camminando, è una delle esperienze più newyorkesi al mondo. E il prezzo—di uno o due dollari—rende un hot dog ancora più invitante. Ma i gestori dei carretti si trovano a dover pagare più di 200 mila dollari all’anno alla città di New York per un piccolo spazio a Central Park. La licenza più costosa arriva fino ai 290 mila dollari per un carretto davanti allo zoo del parco. Dieci anni fa costava 120 mila dollari. La seconda più costosa, all’interno del parco all’altezza della 67ma strada, viene 267 mila dollari. Le licenze nei parchi fuori Manhattan, negli altri borough di New York, costano molto meno: dai 14 mila dollari in Astoria Park, nel Queens, ai 3 mila dollari al Maria Hernandez Park, a Brooklyn.

4. Il nome Wall St. deriva proprio da un muro

Nel diciassettesimo secolo, gli olandesi costruirono un muro nella parte sud di Manhattan, allora chiamata New Amsterdam, per difendersi dagli attacchi dei pirati e degli Indiani d’America. Il muro era alto quattro metri e andava da una parte all’altra dell’isola di Manhattan, dall’East River all’Hudson. Nel 1699, il governo coloniale britannico, allora in controllo di New York, smantellò il muro, ma la zona intorno al muro, e la via, continuarono ad essere chiamati Wall St. (letteralmente, la strada del muro).

5. La carta igienica è stata inventata a New York

Intorno al 1857, l’inventore americano Joseph C. Gayetty cominciò a vendere fogli separati di carta igienica per il prezzo—allora significativo—di un dollaro per mille fogli. Il suo negozio era al 41 di Ann Street, nella parte sud di Manhattan. Nelle varie pubblicità apparse sul New York Times, Gayetty parlava delle qualità medicinali del prodotto. “Favorisce il comfort”, reclamava un’inserzione del 1858. “È elegante e pura. Oltre ogni dubbio è la qualità di carta più fine e pura mai prodotta dalla canapa di Manila”. Ma l’invenzione di Gayetty non ebbe successo. Furono i fratelli E. Irvin e Clarence Scott a commercializzare la carta igienica, quando inventarono il primo rotolo a Philadelphia e crearono la Scott Paper Company nel 1879.

6. L’Empire State Building ha un codice postale tutto suo

Venne completato nel 1931, conquistandosi il titolo di grattacielo più alto al mondo (record mantenuto fino al 1972, quando la prima delle Torri Gemelle venne eretta). L’Empire State Building rimane tutt’oggi uno dei simboli più famosi di New York. È alto 443 metri dalla base alla punta dell’antenna, ha 73 ascensori, 6.514 finestre e pesa 365 mila tonnellate. Nel 1980, per via della quantità di uffici collocati nel grattacielo, l’Empire State Building ottenne anche un proprio codice postale, numero 10118.

7. La città di New York è disposta a pagare gli homeless perché se ne vadano

Sei senzatetto? Nessun problema. La città di New York è disposta a pagarti un biglietto di sola andata perché tu ti trasferisca altrove, in un altro stato americano o in un altro paese del mondo. Perché il trasferimento avvenga, però, un familiare deve prendersi la responsabilità di ospitarti una volta arrivato a destinazione. Il programma di ricollocamento, divenuto famoso sotto il sindaco Michael Bloomberg, continua sotto l’attuale sindaco Bill De Blasio. Pagare il viaggio di sola andata di un’intera famiglia homeless costa meno che mantenerla in uno dei centri d’accoglienza pubblici (il cui costo arriva ai 36 mila dollari all’anno a famiglia). Ma il programma è stato pesantemente criticato, perché non risolve in modo definitivo il problema degli homeless.

8. C’è una stazione metro segreta sotto il famoso hotel Waldorf Astoria

Aprì al pubblico il primo ottobre del 1931 nell’attuale sede di Park Avenue: il Waldorf Astoria venne osannato dal Presidente americano Herbert Hoover come l’hotel più alto e grande al mondo. Fra i lussi offerti dall’hotel, c’era una stazione metro privata di cui solamente i clienti più ricchi potevano usufruire. Fra loro ci fu il presidente Franklin D. Roosevelt. Nell’ottobre del 1944, Roosevelt si trovava a New York per fare campagna elettorale. Il presidente non voleva si notasse che era costretto ad utilizzare una sedia a rotelle. Quindi, dopo avere tenuto comizio al Foreign Policy Association al Waldorf, prese un ascensore fino alla fermata metro e di lì un treno privato che lo ricondusse alla sua residenza di Hyde Park.

9. Times Square deve il suo nome al New York Times

Times Square è una delle piazze più famose al mondo. Le luci dei maxischermi che proiettano pubblicità e notizie 24 ore su 24 rischiarano la notte a giorno. E a capodanno, la famosa palla luminosa in cima all’edificio al numero uno di Times Square, scende per 23 metri, inaugurando il nuovo anno. Ma il nome originario della piazza non era Times Square, bensì Long Acre Square, in onore di un quartiere di Londra. La piazza venne ribattezzata Times Square nel 1904, in onore della nuova sede del quotidiano New York Times allora in costruzione, al numero uno della piazza. La redazione si trasferì nel 1905 e due anni dopo cominciò la tradizione della palla luminosa di capodanno, proprio in cima all’edificio che ospitava il giornale. Dal 2007, il New York Times si trova in un grattacielo progettato da Renzo Piano e situato sull’Ottava Avenue, fra la 40ma e la 41ma strada.

10. Sotto Washington Square Park sono seppellite 200 mila persone

La famosa piazza Washington Square Park è un simbolo della vita bohémien newyorkese. Situata nel cuore del Greenwich Village, uno dei quartieri più antichi di Manhattan, Washington Square Park è caratterizzata dal suo arco di trionfo bianco, la fontana rotonda centrale e, per gli italiani a New York, la statua di Garibaldi lungo una delle stradine pavimentate. Pochi sanno che la piazza fu costruita sopra un antico cimitero dove sono seppellite almeno 200 mila persone. Nel 1797, il governo della città di New York acquistò per 4.

500 dollari una parte del terreno dov’era situata una vecchia fattoria e lo convertì a cimitero per i poveri, i criminali e le vittime delle epidemie. Lo sceriffo della città fece anche erigere una forca per le impiccagioni, proprio dove ora si trova la fontana.

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