Dieudonnè è stato scarcerato

Lo stato di fermo si è concluso dopo che nel pomeriggio è stato rinviato a giudizio per "apologia del terrorismo" dopo che aveva scritto "Je suis Charlie-Coulibaly"

Dieudonnè è stato scarcerato

Il controverso umorista francese Dieudonnè è stato scarcerato ed è regolarmente in scena stasera a Parigi, al teatro della Main d’or, con lo spettacolo "La bete immonde". Lo stato di fermo, decretato contro di lui in mattinata, si è concluso dopo che nel pomeriggio era stato rinviato a giudizio per "apologia del terrorismo" dopo che aveva scritto "Je suis Charlie-Coulibaly". Un tweet che mischiava i nomi del settimanale satirico vittima della strage jihadista e dell’attentatore al supermercato kosher, Amedy Coulibaly.

Domenica scorsa, dopo aver partecipato alla grande marcia contro il terrorismo, Dieudonnè l’aveva definita su Facebook "leggendaria" aggiungendo però di sentirsi "Charlie-Coulibaly". In seguito l’umorista aveva scritto una lettera al ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, per spiegare di aver solo voluto denunciare il fatto che si sente perseguitato come il settimanale satirico: "Quando io mi esprimo, non si cerca di capirmi, non mi si vuole ascoltare. Si cerca un pretesto per vietarmi. Mi si considera come Coulibaly mentre io non sono diverso da Charlie". Già nel settembre scorso Dieudonnè era stato indagato per apologia di terrorismo per un un vi­deo in cui ironizzava sulla decapitazione del giornalista americano James Foley da parte dell’Isis.

Nel 2010, lo stesso 48enne comico-attivista di origine camerunense aveva chiesto la liberazione di Youssof Fofana, condannato per l’uccisione di un giovane ebreo nel 2006.

Adesso torna in scena, in attesa del processo.

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