Negli ultimi giorni in India si sta verificando una vera e propria strage di bambini a causa di una encefalite acuta causata da diversi fattori, tra cui il consumo di un frutto locale molto apprezzato nel Paese, il litchi.
Ad oggi, infatti, il numero dei piccoli morti è salito a 50 mentre altri 150 sono in gravissime condizioni. I decessi si concentrano nel distretto di Muzaffarpur, famoso proprio per le sue coltivazioni di questo dolce e succoso frutto sempre più apprezzato anche nei Paesi occidentali. I più colpiti sono i bambini malnutriti che vivendo in condizioni di estremo caldo e forte umidità che si trovano ad andare in ipoglicemia e ad ammalarsi gravemente.
A peggiorare la situazione vi è il consumo del litchi che se mangiato in grande quantità può dare origine a complicanze a causa di una sostanza tossica, mai identificata con certezza, che sarebbe contenuta nel frutto.
All'interno del litchi, così come in altri frutti di piante appartenenti alla famiglia delle Sapindaceae, ci sono amminoacidi che, una volta ingeriti, alterano la gluconeogenesi e la β-ossidazione degli acidi grassi. Come indicato da un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Centro nazionale per il controllo delle malattie, il basso livello di glucosio nel sangue può provocare un'encefalopatia ipoglicemica acuta.
Ogni anno in questo territorio dell’India, in concomitanza con la raccolta del frutto, si registrano numerosi focolai della malattia con sintomi che vanno da un improvviso crollo dei livelli di glucosio nel sangue a quelli tipici della sindrome da encefalite acuta.
La stessa situazione che sta sconvolgendo il distretto di Muzaffarpur, però, è stata osservata anche nelle regioni vicine dove di coltiva il frutto e in Bangladesh e nel Vietnam.Dal 2010, sono quasi 400 i bambini morti nel distretto di Muzaffarpur per sospetta Aes.
Per questo in India si porta avanti una campagna di sensibilizzazione per informare le persone sui rischi legati ad un alto consumo del litchi."Stiamo facendo del nostro meglio per salvarli“, ha spiegato il capo dei medici dello Sri Krishna Medical College and Hospital.
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