Ecco l’impero del direttore d’orchestra amico dello Zar

Valery Gergiev, direttore d'orchestra di punta della Russia di Putin, mai dissociatosi dall'invasione in Ucraina, solo in Italia possiede beni del valore di oltre 100 milioni di euro: ecco cosa è stato scoperto

Ecco l’impero del direttore d’orchestra amico dello Zar

Non sarà un oligarca doc ma poco ci manca: Valery Gergiev, direttore d'orchestra dalla Scala, dalla Filarmonica di Monaco e della Carnegie Hall di New York che non ha condannato l'invasione dell'Ucraina preferendo rimanere fedele alla linea del Cremlino, soltanto in Italia possiede un valore totale di immobili che supera i 100 milioni di euro. La scoperta è stata fatta dal Fondo anti-corruzione dell'oppositore russo, Aleksei Navalny, che ha scoperto dozzine di proprietà in otto città italiane che appartengono al direttore artistico del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.

I beni italiani del direttore

La notizia è stata data dal sito indipendente russo Meduza. Il team di Navalny ha scoperto che dal 2016, Gergiev possiede una villa situata vicino a Roma nella periferia nord con 18 camere e piscina. Possiede anche un promontorio e un appezzamento di terreno sulla costa nel comune di Massa Lubrense vicino a Napoli. Nella città di Rimini, il direttore d'orchestra dispone di decine di appezzamenti di terreno e fabbricati per una superficie complessiva di 288mila metri quadrati: in particolare, comprendono terreni agricoli, un parcheggio, un campo da baseball, un parco divertimenti sul lungomare della città e un campeggio in auto vicino all'aeroporto. In uno dei suoi locali a Rimini c'è un bar, nell'altro un ristorante. Il "povero" amico di Putin, a Milano, è il proprietario di diversi appezzamenti di terreno tra cui una risaia, diverse case e anche un parco che affitta alle autorità cittadine. In totale, soltanto a Milano, la squadra di Navalny ha trovato più di 800mila metri quadrati di terreno registrato a nome di Gergiev.

"Truffatore e ladro"

"Un truffatore e un ladro", "un funzionario corrotto", "un codardo", "ipocrita": sono molto chiare le considerazioni dello staff di Navalny verso il musicista più rappresentativo della Russia degli ultimi 30 anni e per questo motivo molto caro a Putin. A Milano, il sindaco Beppe Sala, anche presidente della Fondazione Scala, aveva invitato Gergiev a condannare l'invasione dell'Ucraina pena lo stop alla collaborazione con il teatro dove Gergiev aveva diretto "La Dama di Picche" ed era atteso per le repliche dal 5 al 15 marzo. La condanna non è mai arrivata e, per le repliche, è stato sostituito da Timur Zangiev. Come riporta Repubblica, quello che è definito "l'ambasciatore di Putin nel mondo della cultura", sarebbe un evare cronico di tasse oltre a utilizzare i fondi di un'organizzazione di beneficenza a suo nome per arricchirsi ulteriormente. Addirittura, avrebbe carta bancaria della fondazione emessa a suo nome con la quale pagherebbe medici, ristoranti, viaggi aerei e persino riparazioni e bollette nel suo appartamento di Mosca. Nel 2018-2020 sono stati ricevuti oltre 300 milioni di rubli dalla fondazione di beneficenza sul conto personale di Gergiev.

Una fortunosa eredità

Tutte le proprietà sopra menzionate e tante altre che possiede in Italia e altre proprietà e registrate a suo nome, erano precedentemente di proprietà dell'arpista, contessa e mecenate giapponese Yoko Nagae, molto vicina al direttore d'orchestra russo. Gergiev è infatti soprannominato "il protetto di Nagae". Il giorno della sua morte, nel 2015, la donna ha lasciato un testamento in cui ha trasferito le proprietà a Gergiev tra cui anche Palazzo Barbarigo sul Canal Grande a Venezia. Secondo una recente scoperta dello staff di Navalny, le proprietà italiane non sono elencate nella dichiarazione dei redditi del celebre direttore d'orchestra: è ormai dal 2017 che questo tipo di informazioni non vengono più pubblicate, nonostante sia a capo di un teatro statale e come dipendente pubblico sarebbe tenuto a farlo.

Cosa possiede in Russia e Stati Uniti

Gli autori dell'indagine hanno scoperto che in Russia sono stati registrati anche molti oggetti immobiliari su Valery Gergiev: un appartamento da 670 metri quadrati a San Pietroburgo, la sua sala da concerto e una casa estiva nel villaggio di Repino oltre a un appartamento a Mosca. Ha anche un appartamento di 165 metri quadrati a New York che ha acquistato nel 2004 per 2,5 milioni di dollari (neanche questo rientra nelle sue dichiarazioni dei redditi).

Gli autori dell'inchiesta hanno definito Valery Gergiev uno dei più attivi sostenitori del presidente russo Vladimir Putin: la squadra di Navalny ha chiesto a tutti i Paesi del mondo di inserire Gergiev negli elenchi delle sanzioni dopo l'invasione russa all'Ucraina.

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