Sembra sempre più probabile che la politica italiana anche per il prossimo futuro non potrà contare sul prezioso apporto di Federica Mogherini. L’ex Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dovrebbe restare in Belgio per assumere l’incarico di Rettore del Collegio Europeo di Bruges. L'ex assistente di Walter Veltroni ha così mantenuto la promessa fatta lo scorso ottobre di non tornare in Italia perchè, giudizio suo, è un Paese dove si cerca sempre lo scontro.
A dare la notizia del nuovo incarico per la Mogherini è stato il quotidiano della sinistra francese Libération che in un articolo di un paio di giorni fa ha spiegato la situazione con un titolo ad effetto:"L'Unione europea si prende cura dei suoi ex dirigenti".
A raccontare la vicenda è Jean Quatremer, corrispondente da Bruxelles del quotidiano e convinto europeista. Il giornalista racconta che per la Mogherini si starebbero per aprire le porte del Collegio Europeo di Bruges. Un incarico di prestigio, anche da un punto di vista economico: l’italiana guiderà la scuola di formazione superiore per i dirigenti europei guadagnando sui 14mila euro mensili lordi, 7mila netti a causa dell'aliquota della tassazione belga al 50%. Comunque tutto una bella somma.
Libération ricorda che secondo lo statuto del Collegio, nato nel 1949 su iniziativa di De Gasperi, Churchill e Paul-Henri Spaak, il rettore deve possedere"qualità accademiche di sostanza nel campo degli studi europei, una esperienza provata nell'amministrazione e gestione di una struttura accademica di una certa complessità come pure di essere in grado di combinare la ricerca dell'eccellenza accademica a livello internazionale con una sana gestione del budget".
A sua volta, Libero spiega che la piddina, a parte la guida della diplomazia europea, può vantare solo la laurea in scienze politiche alla Sapienza. Niente dottorato e nessuna esperienza accademica, se non le lezioni come visiting professor presso lo stesso Collegio di Bruges.
Come dichiara ancora Quatremer, il cda dell'università belga è presieduto dall'ex presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Inoltre, il Collegio è finanziato al 50% dalla Commissione che versa 12 milioni di euro l'anno (il resto è coperto da Belgio e la Polonia). Infine, il giornalista francese riporta che Ursula von der Leyen avrebbe dato il suo ok alla nomina della Mogherini. E così Van Rompuy ha dato il via libera alla nomina dell’italiana proprio come accadde nell'agosto 2014 quando annunciò la nomina di Federica alla poltrona di ministro degli esteri europeo.
Libération precisa che, per prevenire critiche circa possibili conflitti di interesse, il Comitato
etico della Ue ha deciso che il nuovo rettore non possa essere coinvolto nelle richieste di sovvenzioni europee. Per ora non risultano reazioni alle indiscrezioni lanciate dal quotidiano della sinistra francese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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