Fa ancora discutere, a distanza di tanti anni, il cimelio nazista ritrovato in mare, nel delta di fronte a Montevideo, in Uruguay, da alcuni sommozzatori. Si tratta della polena in bronzo con i simboli dell’aquila e della svastica appartenuta alla corazzata tedesca Admiral Graf Spee, un incrociatore pesante della classe Deutschland che servì nella Kriegsmarine tedesca durante la Seconda guerra mondiale. Nel 2006 questo oggetto “ingombrante” dal punto di vista storico è stato portato a galla dopo il ritrovamento del relitto della nave, ma sul suo utilizzo ci sono state polemiche e continui litigi. Dopo tante battaglie legali, un tribunale dell’Uruguay ha emesso un verdetto: la polena deve essere venduta all’asta.
L’idea è quella di risarcire quei sommozzatori che l’avevano recuperata, insieme ad altre parti della Admiral Graf Spee. In passato, non si era mai pensato di metterla sul mercato perché si temeva che il cimelio potesse finire nelle mani di qualche seguace del regime nazista, ma alla fine si è deciso di bandire l’asta. Il prezzo di partenza della polena è proibitivo per molti, l’importo è di 26 milioni di dollari, un valore enorme. Eppure, come riporta il quotidiano La Nazione, c’è il rischio che questo cimelio venga perso definitivamente. Un amante della nautica, l’argentino Daniel Sielecky, ha fatto sapere di voler acquistare l’oggetto in bronzo per poterlo distruggere.
La notizia ha fatto scalpore in tutto il Sudamerica.
Il compratore vorrebbe far esplodere la polena per polverizzarla, ma sono in tanti a considerare l’oggetto un cimelio storico da conservare, nonostante simboleggi un’ideologia che ha portato morte e distruzione. L’attesa per l’asta cresce di giorno in giorno e i cittadini uruguayani e non solo sono curiosi di scoprire come finirà la vicenda della polena della corrazzata Admiral Graf Spee.
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