Bucato il corridoio sicuro: turisti italiani col Covid

Vacanza da incubo per una coppia asintomatica di Firenze rinchiusa in una camera d’albergo

Bucato il corridoio sicuro: turisti italiani col Covid

Vacanza da incubo per alcuni turisti italiani che si sono ritrovati alle Maldive positivi al Covid-19. I vacanzieri si trovano adesso in una struttura alberghiera sull’isola di Alimathà. La notizia è stata data dagli stessi turisti su un gruppo Facebook ed è stata in seguito confermata dalle autorità locali dell’isola. Il virus è riuscito ad atterrare anche in quel paradiso terrestre fatto di spiagge e pesci tropicali. A questo punto risulta miseramente fallito il protocollo che era stato validato dal ministero della Salute per garantire una vacanza senza pensieri e sicura ai viaggiatori con iter vaccinale completo che volevano sdraiarsi sulle spiagge incontaminate degli atolli dello Stato insulare dell’oceano Indiano.

Positivi al tampone pre-partenza

Eppure i vacanzieri venivano sottoposti a diverse misure di prevenzione come tamponi, utilizzo delle mascherine, distanziamento minimo e igienizzazione continua degli ambienti. Ma niente, la nuova variante Covid è riuscita a intrufolarsi lo stesso. La Omicron è più forte di qualsiasi barriera, anche di quella Corallina. Sulla pagina Facebook il titolare di GoMaldive.it, il sito internet che organizza viaggi alle Maldive ha raccontato: “Io attualmente ho una ospite con due bambini, loro positivi al tampone pre-partenza il 31 dicembre, lei negativa, sono isolati in camera, fortunatamente con veranda, hanno messo alcuni pannelli per isolamento, purtroppo la sua assicurazione non si è ancora mossa per aprire il sinistro, dicono che sono oberati di richieste, lo trovo assurdo, aspettiamo gli sviluppi”. Secondo dati ufficiali sono stati circa 96mila i casi di Covid alle Maldive dall’inizio della pandemia, con 263 decessi. I residenti sono in totale 554mila. L’aumento di contagi si è verificato nelle ultime settimane, con l’arrivo di orde di turisti per le vacanze natalizie.

Maldive da incubo per la giovane coppia

Una coppia ha voluto raccontare il suo viaggio da incubo a Leggo. Si tratta di Sofia Tonola, 25 anni, e di Matteo Filibeck, 46. La ragazza, di origini spagnole, è una fashion designer e stylist, mentre lui è un hairstylist. Entrambi risiedono a Firenze e avevano deciso di trascorrere il Natale alle Maldive. La donna ha raccontato:“Siamo partiti il 25 dicembre dall’Italia per le Maldive, con un viaggio organizzato da un tour operator che ci garantiva assicurazione e viaggio completo. Una volta arrivati nell'hotel designato abbiamo trascorso cinque giorni in pieno relax. Il 2 gennaio saremmo dovuti ripartire per l'Italia, per cui l'1 abbiamo fatto un tampone: positivi entrambi”. E qui è cominciata l’odissea.

La struttura, come raccontato dalla turista, aveva assicurato alla coppia che avrebbe passato la quarantena in un hotel Covid, dove venivano mandati tutti i positivi: ognuno avrebbe avuto a disposizione una casetta e avrebbero goduto di sole e mare. Peccato però che, dopo il trasferimento in gommone, costato ai turisti 300 euro, la struttura era ben diversa da quella descritta. La coppia sarebbe adesso in una stanza dell’hotel di Malè con un letto e un bagno “di un metro per un metro e sporca. La cosa assurda è che non possiamo neanche uscire perché non ci sono solo persone positive, ma anche negativi, cioè turisti, per cui ci è impossibile anche prendere una boccata d'aria”. La 25enne ha raccontato che viene dato loro cibo in scatola, pasta piccante e nessuno ritira i contenitori sporchi.“Siamo disperati, non ci ascolta nessuno, non ci risponde nessuno, non sappiamo che fare. Abbiamo richiesto un tampone prima dei 13 giorni di quarantena obbligatori qui, ma non ci è stato fornito. Abbiamo anche chiamato una struttura esterna per farci prelevare, pagando di tasca nostra, ma la direttrice dell'hotel non ha fatto entrare nessuno, per cui siamo ancora intrappolati qui da ormai 5 giorni” ha denunciato la turista.

Abbandonati da tutti

Oltre il danno la beffa per la coppia che ha scoperto che “ci sono 35 italiani positivi alle Maldive, di cui 34 alloggiano nel resort adibito ai casi Covid, tranne noi due! Ci hanno detto che non c'erano più posti, ma non ci crediamo. Essendo in mano al governo locale possiamo fare poco per farci spostare in un altra struttura in condizioni più decenti. Abbiamo interpellato anche l’ambasciata Italiana a Colombo nello Sri Lanka, e quella spagnola, passiamo le giornate al telefono”.

I due hanno però tenuto a dire che l’unico che si sta muovendo per cercare di aiutarli è il responsabile del Consolato della Colombia, Andrea Villani, con cui sono costantemente in contatto. Anche l’agenzia di Firenze si sta attivando, ma con pochi risultati visto che le regole sono diverse. L’unico lato positivo è che Sofia e Matteo sono asintomatici.

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