Prima avrebbe esploso due colpi d'arma da fuoco davanti alla moschea di Bayonne, nel sud-ovest della Francia, nella regione dei Pirenei atlantici, quasi al confine con la Spagna. Poi avrebbe tentato di incendiare la porta d'ingresso del luogo di culto musulmano. È accaduto dopo le 15 di questo pomeriggio e a causa di questo gesto, due uomini di 74 e 78 anni sarebbero rimasti feriti, di cui uno in modo grave. Il sospettato, che è già stato fermato dagli agenti, si chiama Claude S., un uomo di circa 80 anni, arrestato in queste ore nella sua casa di Saint-Martin-de-Seignanx, nelle Landes, da agenti di polizia della brigata anticriminalità.
Secondo le prime ricostruzioni, nell'automobile dell'anziano gli agenti avrebbero trovato una bombola di gas e un'arma. Sconosciuto alla polizia e ai servizi di intelligence, l'uomo avrebbe ammesso di essere l'autore della sparatoria. In base a quanto riportato, l'80enne in gioventù avrebbe frequentato la Scuola militare preparatoria di Aix-en-Provence e nel 2015 è stato candidato nello stesso distretto per il Front national, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen. Intanto il perimetro attorno alla moschea è stato messo in sicurezza e la procura di Bayonne ha aperto un'inchiesta. Ancora da chiarire i motivi del gesto.
Secondo quanto riportato da Le Figaro, Marine Le Pen ha condannato il gesto dell'uomo: "L'attacco alla moschea di Bayonne è un atto indicibile, assolutamente contrario a tutti i valori del nostro movimento. Questi crimini devono essere trattati con la massima serietà".
Il ministro degli Interni, Christophe Castener, su Twitter, commentando l'episodio ha dichiarato: "I fatti commessi nella moschea di Bayonne agitano e indignano tutti noi. I miei primi pensieri sono con i feriti e i loro cari".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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