Israele ha bloccato le forniture di combustibile a Gaza finché Hamas non fermerà ogni tipo di azione contro lo Stato ebraico. Il blocco è scattato ieri al varco israeliano di Kerem Shalom e rappresenta il secondo in meno di un mese. Una misura drastica, decisa dal governo di Benjamin Netanyahu come unica via percorribile per piegare l'organizzazione che controlla la Striscia.
Ma è un'azione che adesso rischia di mettere in serio pericolo la popolazione civile, specialmente i bambini. A lanciare l'allarme, l'organizzazione Save the Children, che ricorda che anche prima di questo blocco gli ospedali dell'enclave palestinese attingevano dalle riserve di emergenza, che si andranno ad esaurire nei prossimi giorni.
Secondo le Nazioni Unite, circa 1.700 persone avranno a loro vita a rischio. Tra questi, centinaia di neonati, pazienti in terapia intensiva, in emodialisi, ma anche moltissimi in attesa di interventi chirurgici, chi aspetta un intervento d'urgenza o le donne in attesa di partorire.
Ma non ci sono solo gli ospedali a pagare per questo stop. Il blocco al combustibile mette anche a rischio l'acceso all'acqua potabile, così come il trattamento delle acque da parte dei sistemi fognari. I rischi, per la popolazione, sono altissimi. E le conseguenze sulla salute dei soggetti più vulnerabili potrebbero essere catastrofiche.
"L'89% del sistema di distribuzione dell'acqua - ha proseguito - non è in grado di fornire acqua potabile e l'elettricità arriva solo poche ore al giorno. I bambini di Gaza sono già in difficoltà nell'accesso ai servizi medici di base e all'acqua potabile, e ogni giorno di chiusura del varco rende più vicina la catastrofe umanitaria" ha dichiarato Misty Buswell, direttore Advocacy per il Medioriente di Save the Children.
Lo stop alle forniture non si sa quanto possa durare. Tutto dipenderà da Hamas e Israele.
Se i palestinesi cederanno, le autorità israeliane riapriranno i valichi e le forniture. Ma la situazione non appare delle più rosse. Poche ore fa, la notizia della morte di un 25enne palestinese, ucciso dal colpo di un cecchino, rischia di far piombare la Striscia di Gaza di nuovo nel caos.
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