"Ha strangolato mio figlio Gabriel e deve pagare. Ma non abbiate rabbia"

L'appello della madre del piccolo, scomparso per 12 giorni da un piccolo paese nel sud della Spagna e ritrovato nell'auto della compagna del padre

"Ha strangolato mio figlio Gabriel e deve pagare. Ma non abbiate rabbia"

Il ritrovamento del suo corpicino nel baule dell'auto della compagna del padre ha scioccato la Spagna. Le ricerche del piccolo Gabriel Cruz, scomparso da 12 giorni da un piccolo paese vicino ad Almeria, avevano tenuto tutti con il fiato sospeso. Poi la notizia della scoperta del cadavere nella macchina della 43enne dominicana, Ana Julia Quezada, ritenuta la presunta assassina.

L'autopsia ha rivelato che il piccolo è stato strangolato il giorno stesso della scomparsa. La donna, riporta HuffingtonPost, è stata fotografata dagli agenti mentre toglieva il corpo da un pozzo nel quale era rimasto nascosto per trasportarlo in un altro nascondiglio. Poco dopo, l'arresto.

L'appello della madre

Migliaia di messaggi di solidarietà, sdegno e condanna alla famiglia con la richiesta che la presunta assassina "non esca mai dal carcere". Ma la madre del bambino ha invitato tutti a fermare l'odio sui social contro la presunta assassina. "Vedo molte frasi di rabbia su questa donna. In onore del Pesciolino (soprannome del piccolo Gabriel, ndr), chiedo a tutti che nessuno parli di lei, che non appaia su nessun sito. Io e lui non siamo così", ha detto Patricia Ramirez parlando a radio Onda Cero.

"Che paghi quello che deve pagare. Ma vorrei che di questo caso rimanessero le buone azioni giunte da ogni parte, che hanno tirato fuori il buono dalle persone", ha aggiunto la donna ringraziando i volontari che per giorni hanno cercato il piccolo.

La madre del bambino ha inoltre dichiarato di aver sempre sospettato della compagna dell'ex marito, ma di non averlo detto in pubblico per non pregiudicare le indagini. E ha aggiunto di voler rimanere a fianco dell'ex marito, che "sta soffrendo moltissimo".

L'apertura di una vecchia inchiesta

Nel frattempo, il ministro degli Interni spagnolo Juan Ignacio Zoido ha

annunciato la riapertura dell'inchiesta sulla morte avvenuta nel 1996 a Burgos della figlia di 4 anni di Quezada, caduta da una finestra. All'epoca l'episodio era stato considerato un incidente.

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