Distrutto. Ormai, del convento maronita di San Charbel a Betlemme non è rimasta che cenere, o quasi. L'edificio era in restauro, e per fortuna le fiamme non hanno causato morti o feriti. I danni però sono stati molteplici e importanti.
Sulla dinamica e le cause dell’incendio, Sobhy Makhoul, cancelliere del Patriarcato maronita a Gerusalemme non ha dubbi. Parlando ad Asia News ha dichiarato: “Si è trattato di un incendio doloso, innescato ad arte, non certo di un corto circuito legato all'impianto elettrico. Un atto di vandalismo in piena regola, che racchiude una matrice confessionale, ad opera di un gruppo o singoli esponenti del radicalismo islamico”.
Sembrerebbe che gli artefici di tutto questo siano entrati da una camera in cui erano stati accatastati molti oggetti e mobili. Le fiamme si sono dunque propagate in modo rapido in tutta la struttura.
È stata aperta subito un’indagine e, secondo la polizia, i responsabili sarebbero da ricercare tra gli
appartenenti a gruppi estremisti musulmani attivi nella zona che, stando ad alcune indiscrezioni non ancora confermate, sarebbero già stati individuati e potrebbero finire agli arresti già nei prossimi giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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