Ha solo nove anni ma ha già le idee molto chiare: il governo indiano non ha saputo far fronte al problema del cambiamento climatico e non si è impegnato abbastanza per proteggere l'ambiente dall'inquinamento. Con queste convinzioni Ridhima Pandey ha preso carta e penna e ha fatto causa al governo indiano.
Come riporta Mashable, la piccola figlia di un militante ecologista indiano ha presentato una petizione al National Green Tribunal, una corte speciale per le questioni ambientali, accusando il governo di aver fallito nel prendere i dovuti provvedimenti: "Tutto ciò - scrive la ragazza - avrà un impatto su di me e sulle future generazioni. In qualità di giovane cittadina faccio parte di quella classe di indiani più vulnerabili ai cambiamenti climatici cui non è ancora possibile, per questioni anagrafiche, prendere parte al processo decisionale". Ora il ministero dell'ambiente avrà due settimane per rispondere a Ridhima e confermare o meno lo stanziamento di fondi per un piano ambientale, così come chiesto dalla bambina.
In India il problema dell'inquinamento è molto importante.
Si trovano infatti nel Paese quattro delle dieci città più inquinate del pianeta in termini di qualità dell'aria. Secondo uno studio di Greenpeace, 1,2 milioni di indiani muoiono ogni giorno per le eccessive concentrazioni di polveri sottili nell'aria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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