È stata giustiziata in Iran la 24enne di origine curda, Zeinab Sekaanvand, arrestata quando aveva 17 anni per aver ucciso il marito. Lo ha rivelato l’ong curda Hangaw Organization for Human Rights.
"Non solo Zeinab era minorenne al momento del reato, ma il suo processo era stato gravemente irregolare. Aveva avuto assistenza legale solo nelle fasi finali del procedimento, nel 2014, quando aveva ritrattato la confessione, resa a suo dire dopo che agenti di polizia l’avevano picchiata su ogni parte del corpo", ha denunciato Amnesty International che ha confermato la condanna. "Dopo aver sottoposto la giovane un test di gravidanza, risultato negativo, la direzione della prigione aveva contattato la famiglia per segnalare che l’ultima visita era stata fissata per il primo ottobre. Qui, i suoi parenti avevano appreso che l’esecuzione sarebbe avvenuta il giorno dopo".
Come riporta il Corriere, l’Iran è rimasto l'unico Paese al mondo a mettere a morte minorenni al momento del reato.
Dal 2005 vi sono state circa 90 esecuzioni di questo tipo, di cui almeno cinque nel 2018. "Nei bracci della morte del paese restano in attesa dell’esecuzione almeno altri 80 minorenni al momento del reato", ha affermato Amnesty.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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