Kayla Jean Mueller è ufficialmente morta. Lo conferma la Casa Bianca a quattro giorni dall'annuncio dell'Isis in cui si sosteneva che la cooperante statunitense aveva perso la vita in un raid giordano contro il Califfato a Mosul.
Fin dall'inizio gli Stati uniti hanno mostrato scetticismo sulla vicenda, ma oggi il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dato l'annuncio della morte con "profonda tristezza". "Troveremo i responsabili del sequestro e della morte di Kayla e li porteremo di fronte alla giustizia", ha assicurato il numero uno Usa. Venerdì scorso il gruppo jihadista aveva annunciato la morte della 26enne, affermando che fosse stata uccisa nei bombardamenti di rappresaglia di Amman dopo l'uccisione del pilota, arso vivo dai miliziani del Califfato. Ora, per dimostrare la morte della ragazza, l’Isis ha inviato alla famiglia Mueller un messaggio e delle foto.
"Con il cuore infranto, dobbiamo dire che abbiamo avuto la conferma che Kayla Jean Mueller ha perso la vita", hanno affermato in un comunicato i genitori della ragazza, "Ha dedicato la sua giovane vita ad aiutare coloro che hanno bisogno di libertà, giustizia e pace". Kayla era stata sequestrata dai jihadisti dello Stato Islamico ad Aleppo, in Siria, nell’agosto del 2013.
Nei suoi 18 mesi di prigionia, la ragazza ha scritto una lettera alla famiglia.Nella missiva Kyala diceva di essere trattata "con il massimo rispetto e gentilezza", aggiungendo di essere prigioniera in un luogo sicuro, ma di essere "illesa e sana".
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