Una serie di provvedimenti per far calare la tensione in Israele e la revoca delle misure che restringevano l'accesso per i musulmani alla Spianata delle moschee di Gerusalemme. Sono queste le misure emerse da un incontro a tre tra il premier Benjamin Netanyahu, re Abdullah di Giordania e il segretario di Stato John Kerry ad Annab e da un comunicato della polizia pubblicato poco dopo.
Se nei mesi scorsi in diverse occasioni le forze dell'ordine hanno impedito l'ingresso per la preghiera del venerdì agli uomini con meno di cinquant'anni, oggi Israele consentirà ai fedeli di salire alla Spianata, dove si trova uno dei luoghi più santi per l'Islam, senza restrizioni. La polizia ha anche rimosso - scrive il quotidiano Haaretz - due posti di blocco sulle strade che conducono a Gerusalemme Est.
Al termine dell'incontro con Netanyahu, John Kerry ha dichiarato che il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha ribadito l'intenzione di "riportare la calma" e l'impegno "alla nonviolenza", mentre il premier israeliano di "mantenere lo status quo sul Monte del Tempio".
Un gruppo di
ultranazionalisti rivendica per gli ebrei il diritto di pregare sulla Spianata e vorrebbe cambiare quanto deciso nel 1967, quando la la gestione del luogo fu affidata alla Giordania e il controllo della sicurezza esterna agli israeliani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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