Israele e altri 12 paesi vietano l'ingresso agli italiani

Il ministero della Sanità israeliano ha annunciato oggi il primo caso di coronavirus in Israele. Si tratta di un uomo rientrato dall'Italia quattro giorni fa. Analoghi provvedimenti da altri 12 paesi

Israele e altri 12 paesi vietano l'ingresso agli italiani

Israele ha deciso di vietare l’ingresso agli italiani per arginare i contagi da coronavirus: dopo il secondo caso registrato nel Paese, il ministro dell’Interno, Aryeh Deri, fa sapere che firmerà un’ordinanza che proibisce l’arrivo di cittadini italiani o di altri cittadini stranieri con voli dall’Italia.

Per i cittadini israeliani sarà possibile rientrare ma dovranno sottoporsi a 14 giorni di quarantena. La decisione è arrivata dopo che il ministero della Salute israeliano ha confermato il secondo caso di coronavirus nello Stato ebraico, un uomo tornato dall’Italia. Il paziente è stato trasferito in isolamento all’ospedale Sheba, vicino Tel Aviv.

Il sito Ynet scrive che il blocco è già scattato nei confronti di 25 persone giunte in Israele su un volo proveniente da Bergamo (19 cittadini italiani e 6 stranieri). Stanno rientrando tutti in Italia con lo stesso velivolo. L'immigrazione ha poi negato l'ingresso ad altre 23 persone arrivate da Venezia e nove da Milano. Bloccati altri passeggeri provenienti da Roma.

Gli altri paesi che hanno messo il divieto

Non è solo Israele ad aver vietato l'ingresso agli italiani o a coloro che di recente sono stati in Italia. Gli altri paesi che hanno introdotto il divieto sono: Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, El Salvador, Mauritius, Turkmenistan, Iraq, Vietnam, Capo Verde, Kuwait, Maldive e Seychelles. La Giordania esclude dal divieto solo i propri cittadini. Alcuni paesi hanno stabilito una quarantena precauzionale per chi proviene dall'Italia: Cina, Taiwan, Eritrea, Tagikistan, Kazakhistan, Kirghizistan e Saint Lucia. La ROmania ha previsto una quarantena più ristretta, limitata a chi arriva dalle "zone rosse" italiane, ubicate in Lombardia e in Veneto.

Molti altri paesi prevedono la compilazione di un questionario e controlli a bordo degli aerei. Infine c'è chi si limita a misurare la temperatura ai viaggiatori (Sudafrica, Egitto, Algeria, Ungheria, Repubblica Ceca, Ucraina e Moldavia).

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