Epstein lavorava per i servizi?

Ari Ben-Menashe ha ribadito ciò che aveva già raccontato ai giornalisti americani: "Israele lo negherà, ma Jeffrey Epstein è stato messo in contatto con gli israeliani e con l'intelligence militare da Robert Maxwell"

Epstein lavorava per i servizi?

Chi era davvero Jeffrey Epstein? Un milionario pedofilo morto suicida nel carcere di New York, amico delle élite progressiste americane, oppure una spia invischiata in altri torbidi affari? Alla fine dello scorso anno Ari Ben-Menashe, una ex spia isrealiana e sospetta figura dietro a Robert Maxwell, il magnate inglese della stampa, ha rivelato agli autori del libro Epstein: Dead Men Tell No Tales che il finanziere conduceva una complessa operazione di intelligence per conto del Mossad. Come scriveva La Stampa, il miliardario americano che ha messo nei guai il principe Andrea era forse una spia che lavorava per i servizi segreti, ricattando i politici e imprenditori che aveva ospitato nelle sue dimore, piene di minorenni e di telecamere nascoste. Secondo i tre giornalisti investigativi che hanno scritto Dead Men Tell No Tales ci sono forti dubbi sul fatto Epstein si sia suicidato nel carcere di New York: il sospetto è che molte persone avrebbero avuto interesse a farlo tacere per sempre.

La tesi del libro è che a introdurre Epstein nei circoli dell’intelligence israeliana fu proprio Robert Maxwell. Da giovane il finanziere frequentava la casa di Maxwell, il discusso editore britannico proprietario di molti giornali, soprattutto perché interessato a sua figlia Ghislaine, con la quale ebbe una lunga relazione. È proprio nella casa di Londra di Ghislaine che secondo il racconto di Virginia Roberts il principe Andrea avrebbe abusato di lei quando aveva 17 anni. La stessa Ghislaine è sospettata di aver facilitato gli incontri con ragazze minorenni. Ospite di Going Underground, trasmissione televisiva in onda su Russia Today, Ari Ben-Menashe ha ribadito ciò che aveva già raccontato ai giornalisti americani: "Israele lo negherà, ma Jeffrey Epstein è stato messo in contatto con gli israeliani e con l'intelligence militare da Robert Maxwell".

Secondo Ari-Ben-Menashe, Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell avrebbero procurato ragazze minorenni ai politici e ai potenti di tutto il mondo, per poi ricattarli per conto dei servizi segreti israeliani. Va rilevato però che le accuse di Ben-Menashe vanno prese con le pinze: l'accusa viene infatti da un enigmatico faccendiere e uomo d'affari israeliano di origine iraniana che sostiene di aver lavorato per il Mossad dal 1977 al 1987. Una figura misteriosa arrestata nel 1989 negli Stati Uniti con l'accusa di traffico di armi e scagionata nel 1990. Nel frattempo si tenta di ricostruire la rete delle amicizie di Epstein. Nelle scorse settimane è emerso che il principe Andrea sarà interrogato dal pubblico ministero di New York in merito alle indagini sul traffico sessuale messo in piedi da Jeffrey Epstein. Come riportato dal Giornale.it, erano mesi che le autorità giudiziarie americane invitavano - in modo non ufficiale - il duca a rispondere dei suoi legami con il magnate, ma i legali reali non si erano mai pronunciati in merito. La convocazione ufficiale ora mette in seria difficoltà la royal family e la regina Elisabetta II.

Il principe Andrea ha sempre negato categoricamente qualsiasi coinvolgimento nelle attività illecite del

miliardario Jeffrey Epstein, al quale era legato da una lunga amicizia. Le accuse di violenza sessuale su minore mosse da Virginia Roberts Giuffre nei confronti del duca di York, lo avevano però coinvolto nell'inchiesta.

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