La regina trema: gli Usa convocano il principe Andrea per l'interrogarlo

Le autorità giudiziarie americane, dopo numerosi tentativi falliti, hanno invitato formalmente il principe Andrea a rispondere dei legami con il magnate suicida

La regina trema: gli Usa convocano il principe Andrea per l'interrogarlo

Elisabetta II trema: il principe Andrea sarà interrogato dal pubblico ministero di New York in merito alle indagini sul traffico sessuale messo in piedi da Jeffrey Epstein. Erano mesi che le autorità giudiziarie americane invitavano - in modo non ufficiale - il duca a rispondere dei suoi legami con il magnate, ma i legali reali non si erano mai pronunciati in merito. La convocazione ufficiale ora mette in seria difficoltà la royal family e la regina Elisabetta II.

Il principe Andrea ha sempre negato categoricamente qualsiasi coinvolgimento nelle attività illecite del miliardario Jeffrey Epstein, al quale era legato da una lunga amicizia. Le accuse di violenza sessuale su minore mosse da Virginia Roberts Giuffre nei confronti del duca di York, lo avevano però coinvolto nell'inchiesta. Dopo la morte del magnate, avvenuta lo scorso agosto nella cella della prigione di New York, il dipartimento di giustizia newyorkese ha più volte invitato il principe Andrea a rispondere ad alcune domande sul suo coinvolgimento, ma il duca si era sempre rifiutato.

La svolta è arrivata nelle ultime ore. Secondo quanto riferito dal tabloid britannico Daily Mail, il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha presentato una richiesta ufficiale di "Assistenza giudiziaria reciproca" (Mla) al Ministero degli Interni del Regno Unito. Si tratterebbe di una richiesta utilizzata in via eccezionale e solo nei casi penali ai sensi di un trattato legale in essere tra Usa e Gran Bretagna dal 1994. La convocazione costringerebbe, di fatto, il principe Andrea a comparire in un tribunale del Regno Unito come testimone sotto giuramento nel caso Epstein entro pochi mesi. Il duca di York, dunque, potrebbe essere sottoposto a un colloquio oppure rilasciare una dichiarazione firmata. Una mossa estrema che mette in difficoltà Buckingham Palace, come riporta una fonte reale vicina al The Sun: "È un'enorme dichiarazione di intenti da parte degli Stati Uniti e porta il nome del principe in un'indagine criminale. È anche francamente un incubo diplomatico".

Secondo i funzionari giudiziari statunitensi il principe Andrea si sarebbe sempre rifiutato di cooperare, respingendo le richieste di interrogatorio sul caso Jeffrey Epstein e impedendo - di fatto - il decorso delle indagini sulla rete di traffico sessuale. In quest'ottica la richiesta ufficiale rappresenta, per i pubblici ministeri americani, la mossa estrema per cercare di costringerlo a rispondere alle domande. Il principe Andrea non sembra essere però propenso a lasciarsi intimorire.

Il Daily Mail riferisce, infatti, che nel corso delle prossime ore i legali del duca potrebbero fare un'ulteriore audace mossa per rispondere con forza alle affermazioni di mancata collaborazione di Andrea alle indagini.

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