John Kerry: "L'Unione Europea sia compatta contro Mosca"

Intervistato dalla Stampa, il segretario di Stato americano sottolinea l'importanza dell'alleanza con l'Europa e approva gli sforzi italiani per la crescita

John Kerry: "L'Unione Europea sia compatta contro Mosca"

Apprezzamento per le politiche economiche italiane e il bisogno di una comprensione profonda tra Unione Europea e Stati Uniti sui temi internazionali. È questo quello che emerge da un'intervista al segretario di Stato americano John Kerry, pubblicata oggi dal quotidiano La Stampa.

"Puntiamo ad una partnership ambiziosa con la nuova leadership della Ue", dice Kerry a Paolo Mastrolilli, inviato a Washington, sottolineando che "non c'è una regione o un tema su cui gli Stati Uniti e la Ue non siano strettamente coordinati".

A partire dalla crisi ucraina, su cui il segretario di Stato preme perché si arrivi a una chiusura e "per portare entrambe le parti del conflitto al tavolo del negoziato". "Il presidente Putin e il governo russo - aggiunge Kerry - hanno la responsabilità del supporto fornito ai separatisti, le armi e l'addestramento che hanno dato loro, e che continuano a dare, incredibilmente, anche dopo l'abbattimento dell'aereo malese". Kerry vede positivamente il possibile esito dell'applicazione delle sanzioni, ma non esclude "ulteriori passi".

Altro tema caldo è il Medio Oriente, a partire dalla guerra tra Israele e Gaza, giunta ieri a una tregua che potrebbe portare a un cessate il fuoco duraturo con i colloqui avviati in Egitto. La speranza degli Stati Uniti è che l'Unione Europea accetti "l'iniziativa egiziana, evitando giudizi di parte". Per quanto riguarda la Siria, il segretario di Stato punta a portare avanti "l'impegno per eliminare le armi chimiche in maniera sicura e rispettosa dell'ambiente".

"L'Italia ha il quarto contingente più grande, con 2.000 soldati nell'Isaf", ricorda Kerry parlando della strategia statunitense per l'Afghanistan e aggiunge: "Siamo orgogliosi della nostra partnership nel costruire un futuro solido".

Infine il riferimento alle politiche del premier

Renzi. "Sosteniamo gli sforzi dell'Italia per potenziare la crescita, attraverso riforme difficili ma necessarie", che hanno già "potenziato la produttività e la competitività altrove nell'Eurozona".

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