È la giornata più lunga per il premier britannico Boris Johnson, che di fronte alla Camera dei Comuni deve convincere il parlamento a mettere al sicuro la Brexit. L'uscita del Regno Unito dall'Unione europea agita Londra da molti mesi. Lo spettro del no-deal, l'uscita senza un accordo con l'Ue, continua a essere il vero e proprio incubo della politica britannica. Ed è lo scoglio su cui devono infrangersi tutti i governi, da quello di Theresa May a quello attuale di Johnson. Dopo aver perso la maggioranza, il premier oggi ha capito di non poter perseguire i suoi piani con Westminster al suo fianco, e la sconfitta è chiara. Il Parlamento ha approvato una mozione che prevede che sia il legislativo a controllare la Brexit.
"Così ci mozzate le gambe! Ci costringerete a elemosinare! Ci arrenderemo ai diktat dell'Europa! Volete bloccare la Brexit! Ma il 31 ottobre si esce comunque!", queste le frasi di Johnson riportate da Repubblica. E nella battaglia della Camera, il primo ministro inglese ha sfidato l'opposizione laburista guidata da Jeremy Corbyn con una proposta semplice quanto estremamente densa di conseguenze per la politica del Regno e dell'Unione europea. Johnson ha offerto ai laburisti una doppia opzione: accettare la Brexit così come definita dal governo conservatore oppure andare a elezioni anticipate nel brevissimo termine, ovvero il 15 ottobre.
In un clima rovente quale quella della House of Commons, Johnson ha sfoderato tutta la sua arte retorica per spingere l'opposizione all'angolo. "Questo governo porterà fuori il Paese dall'Ue il 31 ottobre" ha ribadito il premo ministro britannico di fronte ai suoi parlamentari e a quelli delle opposizioni laburista e libdem, così come ai ribelli Tory che hanno deciso di abbandonare le linne dell'attuale leader. Johnson è stato chiaro.
di fronte asll'opportunità di uscire dall'Unione europea c'è solo un ostacolo, cioè i laburisti. I wigs, secondo il capo del governo britannico,, propongono "la resa" di Londra all'Unione con la loro legge contraria al no-deal. E l'unica alternativa, a questo punto, è il voto anticipato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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