Un "muro di fuoco" contro l’AfD. Così Silvia Breher, vicepresidente della Cdu, ha escluso qualsiasi tipo di accordo di governo con l’estrema destra in Sassonia-Anhalt. In questo piccolo Land dell’ex Ddr, uno dei più poveri della Germania, si voterà il prossimo 6 giugno. Si tratta di un vero e proprio test prima delle elezioni federali del 26 settembre. Fino a qualche giorno fa i sondaggi davano l’AfD primo partito della regione, al 26 per cento dei consensi. Se nel 2016, quando il partito sovranista ottenne il 24 per cento, per gli osservatori si trattò di un voto di protesta, generato soprattutto dal malcontento verso la politica delle ‘porte aperte’ di Angela Merkel, oggi un elettore su tre, almeno secondo le rilevazioni, sarebbe pronto a confermare la sua scelta.
Un problema non da poco per la Cdu, che si ritroverà ad ingaggiare un vero e proprio testa a testa con la destra radicale, dal quale potrebbe uscire addirittura sconfitta. Se le previsioni venissero confermate, infatti, i cristiano-democratici di Angela Merkel per governare dovrebbero allearsi con Spd, Verdi e addirittura con i liberali dell’Fdp, se riuscissero a superare la soglia del 5 per cento. Insomma, una maggioranza a dir poco variegata che sarebbe obbligata a nascere per contrastare l’Alternativa. Una situazione che, secondo gli osservatori, potrebbe ripetersi anche a livello federale, con un’inedita alleanza a tre, se la Große Koalition non dovesse riuscire a raggiungere la maggioranza al Bundestag.
Nel Land dell’ex Germania Est dove vivono circa 2 milioni di persone, l’AfD, ma anche l’estrema sinistra della Linke, puntano sullo storico risentimento verso i ricchi Land dell’Ovest, dove dopo la riunificazione sono state delocalizzate le fabbriche e attirati migliaia di giovani. Non a caso, come fa notare il corrispondente di Italia Oggi da Berlino, lo slogan elettorale sia della destra, sia della sinistra è stato "Stop Wessis", e cioè i tedeschi dell’Ovest. Le proposte, ovviamente, sono diverse. L’AfD, ad esempio, propone di sostenere le nascite assegnando un premio in denaro ai nuovi nati tedeschi. La questione demografica, infatti, è una principali sfide in questo Land, assieme all’esodo dei giovani verso gli Stati federati occidentali.
Proprio per contrastare l’ascesa dell’AfD, a livello nazionale lo Spitzenkandidat della Cdu, Armin Laschet, punta sulla corrente di destra guidata da Friedrich Merz e a quella dell'ex capo dei Servizi interni Hans Georg Maassen. Ma secondo il sottosegretario all’Economia con delega alle regioni dell’Est, Marco Waderwitz, la maggior parte di chi vota per l’AfD, almeno nei Land orientali, non è più recuperabile."Abbiamo a che fare – ha detto, citato da La Stampa - con persone che si sono formate durante la dittatura e che anche dopo trent' anni non sono arrivati alla democrazia”. Fatto sta che i cristiano-democratici in Sassonia Anhalt perdono il 4,6 per cento rispetto al 2016, nonostante gli sforzi del premier regionale Rainer Haseloff.
A raddoppiare i consensi nel Land, invece, sono anche i Verdi che arriverebbero all'11 per cento. Anche la Linke guadagna tre punti arrivando al 13 per cento, mentre i liberali sono quotati attorno all’8. Sul piano nazionale, al contrario, i Grunen perdono consensi a causa dei passi falsi dei due leader del partito, Annalena Baerbock e Robert Habeck. La prima è stata al centro di una polemica sui redditi da parlamentare denunciati in ritardo e non piace agli imprenditori. Il secondo ha proposto di recente di armare l’Ucraina contro Mosca. "Armi difensive", ha specificato. Ma non è riuscito nell’intento di non scandalizzare il proprio elettorato, notoriamente pacifista.
Il calo dei Verdi nei sondaggi avvantaggia la Cdu-Csu, in
testa con il 26 per cento, mentre il partito della Baerbock crollerebbe al 22. Al terzo posto nei sondaggi si piazza l’Spd, con il 15 per cento, seguita dai Liberali, al 12 per cento e da Alternativa per la Germania, all’11.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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