L'appello finale di Assange: "Resistete!"

Il fondatore di Wikileaks è stato trascinato con forza dagli agenti fuori dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra

L'appello finale di Assange: "Resistete!"

Il video di Julian Assange arrestato dagli uomini in borghese della polizia di Londra ha fatto il giro del mondo. Il co-fondatore di Wikileaks, apparso con barba e capelli lunghi e bianchi, è stato trascinato con forza dagli agenti britannici fuori dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra.

In quegli attimi, Assange ha iniziato a gridare. Si tratta di pochissime frasi, parole urlate con disperazione prima di essere condotto dentro un furgone che lo avrebbe poi condotto nella stazione centrale di Scotland Yard, ma sono frasi significative che si rivolgono direttamente al Regno Unito: "Il Regno Unito non ha civiltà! Potete resistere! Il Regno Unito deve resistere!".

E intanto, la polizia britannica, dopo le parole dell'avvocato del fondatore di Wikileaks, ha confermato che l'uomo è stato arrestato su richiesta degli Stati Uniti. All'uomo, rifugiato per anni nell'ambasciata del Paese sudamericano, è infatti stato notificato un "ulteriore mandato di arresto da parte delle autorità Usa".

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