L'ex Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump non solo non può avere un account su Facebook e Instagram - oltre a YouTube - ma non può nemmeno essere intervistato. Non è un lontano mondo dispotico ma è la realtà che stiamo vivendo, dove i colossi Big Tech stanno, sempre di più, decidendo chi può prendere parola o meno, cosa è verità e cosa non lo è, in maniera del tutto arbitraria e pericolosamente ideologica, ovviamente a danno dei conservatori di tutto il mondo. Lara Trump, moglie del figlio del tycoon, Eric, ha intervistato suo suocero sulla sua pagina in un videoclip subito rimosso da Facebook. Come riporta l'agenzia Adnkronos, si tratta di un'ulteriore mossa adottata da Facebook nei confronti di Trump, dopo che a gennaio aveva chiuso il suo profilo Twitter in seguito all'assalto al Congresso da parte dei suoi sostenitori. "In linea con il blocco che abbiamo posto agli account Facebook e Instagram di Donald Trump, ulteriori contenuti pubblicati con la voce 'Donald Trump' verranno rimossi e comporteranno ulteriori limitazioni sull'account", si legge in un'e-mail. Una decisione che Lara Trump ha definito "orwelliana". "Stiamo andando verso 1984 di George Orwell, è proprio così" ha commentato sui social media.
Eric Trump ha pubblicato una copia di un'e-mail che ha ricevuto da un dipendente di Facebook, affermando che il blocco si applica a tutti gli account e le pagine della campagna, incluso il Team Trump, e a tutto ciò che riguarda l'ex Presidente Usa. "È così orribile - cosa sta diventando il nostro Paese?" ha scritto il figlio dell'ex Presidente Usa su Instagram. Per il senatore repubblicano Lindsey Graham è tempo di regolamentare i social media: "La guerra di Big Tech al conservatorismo e tutte le cose che riguardano Trump deve essere fermata. Ora, Facebook ha deciso che Lara Trump non può intervistare suocero. Chi prende queste decisioni? I liberal che gestiscono Big Tech. Tempo di abrogare la Sezione 230. Lotta con noi, Lara!" ha sottolineato Graham. Il testo della Sezione 230, che i repubblicani vogliono abrogare, dice infatti questo: "Nessun fornitore e nessun utilizzatore di servizi Internet può essere considerato responsabile, come editore o autore, di una qualsiasi informazione fornita da terzi". Una frase solleva i social network dalla responsabilità dei contenuti che vengono pubblicati sulle loro piattaforme.
Trump torna a parlare e si scaglia contro Joe Biden
Che cosa ha detto l'ex Presidente Usa? Nell'intervista, durata circa 18 minuti, e pubblicata fra i podcast di Lara Trump, il tycoon è tornato a prendere di mira i social network e i media mainstream per aver censurato lo scandalo del computer di Hunter Biden, figlio del Presidente Usa Joe Biden: ha poi criticato l'agenda green del suo successore e si è scagliato contro la cancel culture imperante e contro il politicamente corretto. Ha poi anche parlato di una sua eventuale candidatura alle elezioni presidenziali nel 2024 e di come l'amministrazione Biden si stia dimostrando troppo debole nei confronti della Cina, avversario numero uno degli Stati Uniti a livello globale. "La domanda che tutti si pongono è: che cosa stai facendo ora?" ha chiesto Lara Trump all'inizio dell'intervista. "
608px;">Sono in Florida, un bellissimo stato, dove abbiamo fatto un grandissimo risultato, come del resto in tanti altri stati. Ho vinto due volte le elezioni e la seconda di milioni di voti. In ogni caso amo la Florida, è un posto spettacolare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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