L'ira di Biden sullo Zar: "Deve pagarla". E spunta una nuova mossa

Biden ha annunciato la revoca alla Russia dello status di "nazione favorita negli scambi commerciali", mettendo di fatto fine a rapporti commerciali normali e aprendo a dazi pesanti sui prodotti Made in Russia

L'ira di Biden sullo Zar: "Deve pagarla". E spunta una nuova mossa

Divieto assoluto per gli Stati Uniti di importare dalla Russia diamanti, vodka e perfino caviale. L'ira di Joe Biden si abbatte su Vladimir Putin, o meglio, sull'economia di un Paese ormai travolto da sanzioni di ogni tipo.

Il pugno duro degli Usa

"Compiremo il primo passo per impedire le importazioni di beni da diversi settori caratteristici dell'economia russa, inclusi frutti di mare, vodka e diamanti", ha affermato il presidente statunitense in un intervento pronunciato alla Casa Bianca. Biden ha inoltre annunciato la revoca alla Russia dello status di "nazione favorita negli scambi commerciali", mettendo di fatto fine a rapporti commerciali normali e aprendo a dazi pesanti sui prodotti Made in Russia.

"Ognuna delle nostre nazioni adotterà misure per negare lo status di nazione più favorita alla Russia. La designazione dello status di nazione più favorita significa che due Paesi hanno concordato di commerciare tra loro alle migliori condizioni possibili: tariffe basse, poche barriere al commercio e le più alte importazioni possibili consentite", ha detto Biden, secondo il quale la misura mira a ritenere il presidente Putin "ancora più responsabile della sua aggressione contro l'Ucraina".

Pugno durissimo anche sugli oligarchi, accusati da Biden di sostenere Putin, rubare al popolo russo e nascondere i loro soldi all'estero. "Fanno parte di quella cleptocrazia che esiste a Mosca e anche loro devono soffrire per le sanzioni", ha proseguito il leader democratico aggiungendo che il G7 sta aumentando la pressione sui "miliardari corrotti russi". "Prenderemo di mira i loro super-yacht e le loro residenze estive da centinaia di milioni di dollari. Stiamo rendendo loro anche più difficile comprare prodotti dei nostri Paesi, vietando l'esportazione di beni di lusso in Russia", ha concluso.

Le nuove sanzioni

Gli Stati Uniti vareranno ulteriori sanzioni nei confronti di funzionari governativi e dirigenti di banca della Russia collegati alle operazioni militari in corso in Ucraina. Sono inclusi il finanziere Juri Kovalchuk, dirigenti delle banche già sanzionate dagli Usa, membri della Duma che hanno appoggiato la legge che riconosce l'indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine di Donetsk e Luhansk.

"Questa azione si pone in linea di continuità con gli sforzi condotti con i nostri alleati e partner per colpire le èlite russe che stanno traendo vantaggio da questa guerra, tagliandole dal sistema finanziario Usa, congelandone i beni negli Stati Uniti e impedendone l'ingresso nel nostro Paese", ha fatto sapere la Casa Bianca.

L'avvertimento degli Stati Uniti

Biden ha quindi lanciato un avvertimento alla Russia. "Pagherà un prezzo severo se userà armi chimiche", ha dichiarato il presidente rispondendo ad una domanda, al termine del suo discorso, sulle informazioni in possesso dell'intelligence americana riguardo a questo rischio. Biden ha detto che non intende parlare "delle informazioni di intelligence", ma ha tracciato una linea rossa ben visibile.

Gli Stati Uniti, ha rimarcato inoltre lo stesso Biden, non combatteranno una guerra contro la Russia ma difenderanno "ogni singolo centimetro della Nato". In ogni caso, uno scontro diretto tra Nato e Russia provocherebbe la "terza guerra mondiale".

Nelle scorse ore, intanto, c'è stato un colloquio

telefonico tra Biden e Volodymyr Zelensky, durante il quale il primo ha ribadito che Washington è "al fianco del popolo ucraino mentre combatte coraggiosamente per difendere il proprio Paese".

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