L'Isis decapita un strega a Sirte: orrore nella Libia dei tagliagole

I miliziani in marcia verso l'est del Paese: puntano ai pozzi di petroliferi. A Sirte eseguite nuove, sanguinarie esecuzioni

L'Isis decapita un strega a Sirte: orrore nella Libia dei tagliagole

In Libia continua a scorrere il sangue. E le bandiere nere dello Stato islamico iniziano a spingersi verso Est. Secondo fonti di intelligence, i miliziani di Abu Bakr al Baghdadi stanziano a Sirte, dove oggi hanno decapitato una marocchina accusata di stregoneria e preso a pistolettate un palestinese creduto una spia. Il territorio che controllano si estende per 250 chilometri lungo la costa, ma cominciano a spingersi verso l’interno e a essere tentati di accedere ai pozzi e alle riserve di petrolio.

La recente avanzata dello Stato islamico in Libia è stata determinante per convincere molti esponenti dei due parlamenti rivali di Tripoli e Tobruk a mettere da parte le differenze e a collaborare per un governo di unità nazionale, il cui accordo sarà firmato mercoledì in Marocco. Si prevede che il nuovo governo di unità libico, l’unico che sarà riconosciuto dalla comunità internazionale, chiederà formalmente l’aiuto della comunità internazionale per combattere i militanti dell’Isis. "È chiaro che la Libia ha bisogno di avere un governo che sia in grado di affrontare l'Isis in modo più efficace - ha spiegato al Washington Post un alto funzionario del dipartimento di Stato americano che ha accompagnato il segretario di Stato John Kerry a Roma - i libici vogliono combattere. Vogliono un aiuto internazionale per combattere. Ci aspettiamo che il governo lo chieda e che dall’estero arrivi questo aiuto con addestramento ed equipaggiamento nei modi appropriati". Ma, all’indomani del summit sulla Libia che si è tenuto a Roma, il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian ha fatto sapere che. dalle roccaforti sulla costa libica, i tagliagole del Califfato stanno iniziando ad espandersi anche all’interno con l’obiettivo di raggiungere i pozzi petroliferi. "Loro sono a Sirte, il loro territorio si estende per 250 chilometri lungo la costa, ma stanno iniziando a penetrare nell’interno e ad essere tentati dall’accesso ai pozzi petroliferi e alle riserve". La comunità internazionale ha intensificato le pressioni sulle fazioni libiche affinché depongano le armi e costituiscano un governo di unità nazionale per cercare di arginare il caos che regna nel Paese, di cui si teme possa approfittare l’Isis.

In Libia continua il regime di terrore imposto dai jihadisti dell'Isis. Soprattutto a Sirte non passa giorno che non vengano eseguite nuove esecuzioni pubbliche.

Oggi è stata decapitata una donna marocchina dopo essere stata accusata di stregoneria dalla Corte islamica, mentre un palestinese è stato ucciso a colpi di pistola per spionaggio. Un terzo uomo, un libico, è stato punito con il taglio della mano per furto.

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