L'Isis ha rivendicato l'attacco a Londra

L’Isis non ha però rivendicato anche l’altro attacco andato in scena ieri, quello che ha colpito la città belga di Gand per mano di una donna

L'Isis ha rivendicato l'attacco a Londra

L’Isis ha rivendicato l’attentato che ha sconvolto ieri Londra, con un uomo già noto alle forze di sicurezza, Amman Sedesh, che ha preso a coltellate i passanti nel sobborgo di Streatham, ferendone tre.

L'attacco andato in scena domenica, conclusosi con l’uccisione del terrorista diciannovenne e con le inevitabili polemiche sulle carenze del sistema nazionale di prevenzione contro le sortite jihadiste, sarebbe stato compiuto in risposta alla recente “chiamata alle armi” lanciata, tramite il web, dal Califfato.

A rivelare il legame tra i fatti di Londra e l’organizzazione jihadista è stato, spiega l'organo di informazione, un comunicato dello stesso Isis apparso oggi su Internet. Tale documento attesterebbe appunto che il folle gesto di Sedesh sarebbe stato indotto dagli appelli diffusi ultimamente nel mondo dal Califfato affinché le potenze occidentali venissero colpite nei loro stessi territori

A sostegno della tesi secondo cui il giovane attentatore avrebbe avuto forti legami con i miliziani orfani di al-Baghdadi c'è anche la segnalazione di Rita Katz, ricercatrice del centro studi sul jihadismo Site. A detta dell’esperta il diciannovenne ucciso ieri a Londra era infatti un “combattente” del movimento islamista.

Ma intanto sul web non sarebbero stati ancora individuati comunicati con cui l'Isis rivendica la paternità anche dell’altro attacco perpetrato sempre domenica, quello che ha colpito la città belga di Gand.

Mentre si continua a setacciare Internet in cerca di elementi utili a rafforzare l’autenticità del messaggio con cui i miliziani hanno appena evidenziato la matrice jihadista dei fatti di

Streatham, le forze dell’ordine della capitale britannica, riferisce la Bbc, stanno conducendo ispezioni nell’ostello dove Sedesh avrebbe soggiornato fino al giorno in cui ha deciso di dare sfogo alla propria follia omicida.

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