La presidenza dell'Uzbekistan nell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) cade in un periodo dinamico, molto ricco di molteplici eventi e tendenze - un periodo di «frattura storica», quando finisce un'epoca e ne inizia un'altra un'epoca ancora imprevedibile e sconosciuta.
Il sistema attuale della cooperazione internazionale, fondato su principi e norme universali, comincia a vacillare in modo significativo. Una delle ragioni principali è la profonda crisi di fiducia a livello globale, che a sua volta porta ad un confronto geopolitico e rischi di rinascita di stereotipi del pensiero a blocchi. Questo processo di alienazione reciproca rende difficile il ritorno dell'economia globale al suo precedente decorso di sviluppo e ostacola il ripristino delle catene di approvvigionamento globali.
I conflitti armati che si perpetuano in varie parti del mondo destabilizzano i flussi commerciali e d'investimento, ed aggravano i problemi di sicurezza alimentare ed energetica.
Allo stesso tempo, le perturbazioni climatiche globali, il crescente esaurimento di risorse naturali e idriche, la perdita di biodiversità e la diffusione di pericolose malattie infettive hanno mostrato la vulnerabilità delle nostre società, come mai in precedenza. Tutto ciò porta alla distruzione dei beni comuni basilari, minacciando le fondamenta delle attività vitali delle persone e riducendo le fonti di reddito.
In queste condizioni è evidente che nessun Paese potrà sperare di evitare questi rischi e queste sfide globali, o di affrontarli da solo.
Esiste solo una via d'uscita dalla pericolosa spirale di problemi del mondo interconnesso in cui viviamo noi oggi - attraverso il dialogo costruttivo e la cooperazione multilaterale fondata sulla considerazione e sul rispetto degli interessi di ognuno di noi. Ed è proprio nei momenti di crisi che i Paesi - grandi, medi e piccoli - devono trascendere i propri interessi limitati e concentrarsi sulla cooperazione, devono unire e moltiplicare gli sforzi comuni e le capacità per poter affrontare le minacce e le sfide alla pace, alla sicurezza e allo sviluppo sostenibile che riguardano ognuno di noi.
La cooperazione internazionale efficace rende il mondo più sostenibile, prevedibile e prospero. È il percorso più realistico, accessibile e immediato per poter risolvere i problemi comuni dell'epoca contemporanea ed è una polizza assicurativa universale contro le sfide e gli shock futuri.
UN MODELLO DI COOPERAZIONE REGIONALE DI SUCCESSO
La cooperazione internazionale che risponde agli interessi di tutti e di ognuno di noi non è possibile senza le istituzioni multilaterali. Nonostante certe imperfezioni, esse continuano a fungere da promotori cruciali per la cooperazione interstatale, a livello regionale e globale. Le organizzazioni internazionali e regionali aiutano i Paesi a superare le divergenze e a rafforzare la comprensione reciproca, a sviluppare la cooperazione politica ed economica, a espandere il commercio e a promuovere gli scambi culturali e umanitari.
Una delle più giovani istituzioni multilaterali, l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, si pone proprio queste finalità ed obiettivi. In sostanza, si tratta di una struttura interstatale unica nel suo genere, che è riuscita a unire Paesi con codici culturali e civiltà diversi, con propri orientamenti di politica estera e modelli di sviluppo nazionale. In un periodo storicamente breve, la SCO ha percorso una lunga strada diventando un elemento integrante dell'ordine mondiale globale, politico ed economico dei nostri giorni.
Oggi la famiglia della SCO è la più grande organizzazione regionale del mondo che unisce una vasta area geografica e circa la metà della popolazione del nostro pianeta.
La garanzia dell'attrattiva giuridica internazionale della SCO è rappresentata dal suo status fuori dai blocchi, dall'apertura, dalla non contrapposizione con paesi terzi o organizzazioni internazionali, dalla parità dei diritti e dal rispetto della sovranità di tutti i partecipanti, dalla non interferenza negli affari interni, dall'inammissibilità del confronto politico e della rivalità conflittuale.
Il concetto di successo della SCO risiede nella promozione della cooperazione multilaterale attraverso la garanzia della sicurezza regionale.
In sostanza, l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai è chiamata a diventare un polo di attrazione senza linee di divisione in nome della pace, della cooperazione e del progresso.
Ecco perché ogni anno cresce il numero di Stati disposti ad aderire alle attività della SCO, e questo è particolarmente evidente nelle condizioni di trasformazione del sistema moderno di relazioni internazionali e regionali.
Il valore economico della SCO è incrementato grazie all'autosufficienza del suo spazio, dove sono collocate le economie mondiali in sviluppo dinamico, con un enorme potenziale umano, intellettuale e tecnologico, e dove si trovano numerose risorse naturali in gran parte non sfruttate.
Oggi, il PIL complessivo degli Stati membri della SCO ha raggiunto circa un quarto del valore totale globale. È un contributo molto importante allo sviluppo sostenibile globale da parte di un'organizzazione regionale che ha appena superato la soglia dei suoi 20 anni dell'esistenza.
In un mondo di nuove sfide ed opportunità, la SCO ha delle eccellenti prospettive di trasformazione e di crescita, non solo attraverso l'integrazione quantitativa, ma anche attraverso l'apertura di nuovi vettori strategici. Si tratta di trasporti e interconnessione, energia, sicurezza alimentare e ambientale, innovazioni, trasformazione digitale e economia verde.
PRESIDENZA DELL'UZBEKISTAN: VERSO UN SUCCESSO CONDIVISO ATTRAVERSO LO SVILUPPO CONGIUNTO
La Repubblica dell'Uzbekistan, assumendo la missione responsabile della presidenza della SCO, ha puntato sulla strategia dello sviluppo avvantaggiato dell'Organizzazione grazie all'apertura di nuovi orizzonti di cooperazione e all'avviamento di riserve non sfruttate di cui dispone ciascuno dei suoi membri.
L'altro nostro slogan è «La SCO è forte se ognuno di noi è forte». Mettendolo in pratica, abbiamo intrapreso sforzi importanti per rendere l'Organizzazione ancora più forte al suo interno e più attraente da fuori per i nostri partner internazionali.
Sulle piattaforme di oltre ottanta grandi eventi, organizzati nel corso dell'anno, è stata definita l'agenda onnicomprensiva per la SCO, che spazia dal futuro allargamento della cooperazione in materia di sicurezza, dal potenziamento dell'interconnessione dei trasporti e dell'economia, dal posizionamento dell'Organizzazione sulla scena internazionale, fino alla ricerca di nuove vie e punti di sviluppo.
Tutte queste promettenti aree di cooperazione per la SCO nella nuova fase del suo sviluppo storico si riflettono in oltre trenta programmi concettuali, accordi e decisioni elaborati nel periodo della nostra presidenza.
Dirò di più. La presidenza dell'Uzbekistan della SCO rappresenta una logica continuazione della politica estera attiva e aperta che il nostro Paese ha condotto negli ultimi sei anni. Questa politica si realizza soprattutto in Asia centrale, il nucleo geografico della SCO, dove oggi sono in atto dei processi positivi e irreversibili di rafforzamento del buon vicinato e della cooperazione.
Tutti gli Stati membri della SCO sono i nostri più stretti vicini, amici e partner strategici.
La presidenza ci ha offerto una buona opportunità per rafforzare ulteriormente la cooperazione multilaterale ed ampliare la cooperazione bilaterale con ciascuno di loro, prefissare dei nuovi obiettivi per un partenariato ancora più approfondito.
Sono convinto che per la SCO sia importante e necessario condividere la sua storia di successo con l'Afghanistan. Questo Paese fa parte integrante del più ampio spazio della SCO. Il popolo afghano, ora più che mai, ha bisogno di buoni vicini e del loro sostegno. È nostro obbligo morale tendere una mano, offrire a questo popolo delle vie d'uscita valide da una crisi pluriennale, promuovendo la crescita socio-economica del Paese e la sua integrazione nei processi di sviluppo regionali e globali.
L'Afghanistan, che per secoli ha svolto il ruolo di Stato cuscinetto nell'opposizione tra le potenze globali e i centri di potere regionali, deve svolgere una nuova missione di pace e diventare l'anello di congiunzione tra l'Asia centrale e l'Asia meridionale.
Il simbolo di questa cooperazione interregionale reciprocamente vantaggiosa può diventare la costruzione del corridoio transafghano. È inoltre importante capire che, realizzando progetti infrastrutturali comuni, come la ferrovia Termez-Mazar-i-Sharif-Kabul-Peshawar, non soltanto possiamo risolvere problemi socio-economici, di trasporto e di comunicazione, ma possiamo dare anche un contributo significativo alla sicurezza regionale.
Avvicinando le nostre posizioni, insieme possiamo sviluppare una nuova agenda della SCO per un futuro più pacifico, stabile e prospero dell'Afghanistan. Solo così potremo creare uno spazio della SCO veramente stabile e sostenibile con una sicurezza indivisibile.
LO «SPIRITO DI SAMARCANDA»: L'INCARNAZIONE DELLA COOPERAZIONE, DELLA COMPRENSIONE E DELL'AMICIZIA
Dopo una pausa pandemica di tre anni che ha causato gravi interruzioni nei legami commerciali, economici e industriali, i Paesi e i popoli della SCO hanno bisogno di comunicare direttamente.
L'antica città di Samarcanda, la perla della Grande Via della Seta, è pronta ad accogliere i leader di quattordici Paesi del mondo con nuove proposte e iniziative rivoluzionarie al servizio del bene e della prosperità della SCO e di ciascuno dei suoi membri.
Non c'è dubbio che questa città leggendaria girerà un'altra pagina della storia di successo della SCO. A ciò contribuirà il glorioso retaggio storico di Samarcanda. Per secoli, questa città ha unito, come se fossero dei fili, i paesi dall'Europa alla Cina, collegando in un unico nodo il Nord, il Sud, l'Est e l'Ovest.
Dal punto di vista storico, Samarcanda è stata un crogiuolo di idee e di conoscenze, in cui si cuoceva l'obiettivo comune - vivere una vita migliore, avere più successo e diventare più felici. Tutti comprendevano il fatto che i vicini amichevoli rappresentano la metà della tua ricchezza, che tu stesso sei una benedizione per loro, perché sai che la cooperazione, il commercio, la creatività, la scienza, l'arte e le idee migliori creano il bene, arricchiscono e uniscono i popoli.
Queste qualità uniche di Samarcanda, che oggi dispone di un'infrastruttura moderna che si sviluppa in modo dinamico, la rendono il luogo più appropriato e ricercato per la discussione congiunta, la ricerca e la negoziazione di risposte adeguate alle sfide regionali e globali.
L'integrità e l'interconnessione dell'umanità è tale da richiedere per la maggior parte delle sfide un lavoro non solo a livello regionale, ma anche a livello globale.
Basandoci sull'esperienza del nostro lavoro pluriennale congiunto, siamo convinti che il Summit della SCO di Samarcanda sarà un esempio di come si possa avviare un nuovo dialogo inclusivo fondato sui principi del rispetto reciproco, della fiducia e della cooperazione costruttiva per la sicurezza e la prosperità comuni.
Samarcanda può diventare la piattaforma appropriata per unire e riconciliare Stati con priorità di politica estera diverse.
Dal punto di vista storico, il mondo è visto da Samarcanda come uno e indivisibile, piuttosto che frammentato. Questa è l'essenza del fenomeno unico conosciuto come lo "Spirito di Samarcanda", sulla cui base può essere costruito un formato essenzialmente nuovo di cooperazione internazionale, anche all'interno dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai.
In sostanza, lo Spirito di Samarcanda è chiamato ad integrare perfettamente lo Spirito di Shanghai, grazie a cui più di 20 anni fa i nostri Paesi si sono decisi a creare una nuova organizzazione molto richiesta.
Ecco perché siamo sicuri che a Samarcanda assisteremo al sorgere di una nuova fase della vita della SCO ci saranno delle nuove adesioni all'Organizzazione e sarà definita la sua futura agenda e questo è altamente simbolico.
Siamo pieni d'ottimismo e convinti che le decisioni del prossimo summit dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai apporteranno un contributo a misura delle loro forze nell'attività di rafforzamento del dialogo, della comprensione reciproca e della cooperazione sia a livello regionale che globale.
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