Non solo Lufthansa: così le grandi aziende cedono al politcally correct

Quello di Lufthansa, che abbandona il classico saluto "Signore e signori", non è affatto un caso isolato. Ford, Disney, Amazon, tutti i grandi marchi strizzano l'occhio alla correttezza politica

Non solo Lufthansa: così le grandi aziende cedono al politcally correct

"Signore e signori, benvenuti a bordo": che formula desueta, arcaica, non rispettosa delle minoranze e inattuale rispetto al pensiero unico politicamente corretto. Mentre tutti i grandi marchi si colorano di arcobaleno strizzando l'occhio in maniera ossequiosa all'universo Lgbtq - con buona pace della lotta al capitale, non più di moda a sinistra - anche Lufthansa, la principale compagnia aerea tedesca, ha ben pensato di rincorrere la moda del momento tanto in voga fra le élites progressiste e i salotti benpensanti e abolire il classico saluto per accogliere i passeggeri a bordo dei propri aerei, adottando formulazioni neutre rispetto al genere. "Sehr geehrte Damen und Herren, herzlich willkommen an Bord" e la sua traduzione inglese, "Ladies and Gentlemen, welcome on board", saranno presto cose del passato sui voli Lufthansa. Sia mai che qualcuno si senta offeso in questa tragicomica cultura del piagnisteo imperante.

Sempre più aziende cedono al politicamente corretto

La mossa di Lufthansa è tutt'altro che isolata. Come spiega da Deutschewelle, sempre più aziende e organizzazioni internazionali abbracciano misure che promuovono l'inclusione di genere e la nuova fede del politicamente corretto: fra queste vi sono le Nazioni Unite e la Commissione europea, che hanno adottato delle linee guida ben precise in merito. Un manuale sulla neutralità di genere nella lingua pubblicato nel 2018 dal Parlamento europeo afferma che "il linguaggio inclusivo di genere è più di una questione di correttezza politica". "Lo scopo del linguaggio neutrale rispetto al genere - si legge -è quello di evitare scelte di parole che possono essere interpretate come pregiudiziali, discriminatorie o umilianti implicando che un sesso o genere sociale sia la norma".

Ford, Walt Disney, Amazon: regna la correttezza politica

Fra le grandi aziende che hanno sposato questa visione del mondo c'è, ad esempio, la statunitense Ford, che la scorsa settimana ha adottato delle nuove linee guida in merito. Lo stesso ha fatto il Walt Disney World di Orlando, il più grande complesso di parchi a tema del mondo che, proprio come Lufthansa, ha eliminato il classico saluto "Signore e signori", sostituendolo con forme più "inclusive". Ma si cede al politicamente corretto un po' su tutti i fronti. Basti pensare poi a tutti i grandi marchi e alle multinazioni che nel mese di giugno hanno celebrato Pride Month, come Amazon: "Siamo insieme alla comunità Lgbtq sia all'interno che all'esterno di Amazon e stiamo lavorando a livello federale e statale sulla legislazione; questo include il nostro sostegno per l'approvazione dell'Equality Act" sottolineava Amazon in una nota di poche settimane fa.

"Ci impegniamo costantemente per creare un luogo di lavoro equo e inclusivo e forniamo vantaggi per la transizione di genere basati sugli standard di cura pubblicati dalla World Professional Association for Transgender Health (WPATH). Siamo inoltre onorati di aver ricevuto un punteggio perfetto nel " Corporate Equality Index " della Human Rights Campaign Foundation negli ultimi tre anni". E come Amazon lo stesso hanno fatto la stragrande maggioranza dei marchi di ogni ambito e settore come Nike, Adidas, Apple, Facebook, Volkswagen, tanto per citarne alcuni, con davvero pochissime eccezioni. È il woke capitalism, bellezza. Un nuovo capitalismo, "consapevole", attentissimo ai diritti civili e perfettmanete inserito nello schema dell'identity politics. Un'ossessione verso le minoranze e l'inclusione che sconfina spesso e volentieri nella farsa e nel grottesco: è il caso della Professional Audio Manufacturers Alliance (Pama), società che ha deciso di eliminare la dicitura "maschio" e "femmina" dai cavi audio perché ritenuta sessista. E chi crede che il nuovo progressismo identitario si conceda dei limiti di decenza, si sbaglia di grosso.

Questo è testimoniato dal fatto che solo qualche anno fa la decisione della Pama sarebbe stata accolta nella migliore delle ipotesi da pernacchie e risate, mentre ora è la nuova normalità ed è vista come un simbolo di progresso.

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