Migliaia di migranti sono stati costretti a scappare dal campo rifugiati di Moria, sull'isola di Lesbo, dopo che un incendio - probabilmente di origine dolosa - ha iniziato a levarsi all'interno.
Quattromila persone hanno dovuto lasciare in fretta il campo. Le fiamme sono poi state domate, ma i volontari hanno continuato a lungo a lavorare nella più totale oscurità, per distribuire acqua e aiutare le famiglie sfollate.
Nessuno sarebbe rimasto ferito nell'incendio, che ha però danneggiato le tende e le case prefabbricate del campo. La polizia indaga ora su voci secondo cui il fuoco sarebbe scaturito dopo proteste per le condizioni in cui gli ospiti del campo sono costretti a vivere.
La scorsa settimana due manifestazioni sono state organizzate a Mitilene, capitale di Lesbo.
I migranti hanno chiesto maggiori diritti e di poter raggiungere la Grecia continentale, dopo mesi in cui sono stati costretti a non lasciare i confini dell'isola.Preoccupate anche l'autorità. Le condizioni in alcuni campi "sono particolarmente pericolose". E adirlo è il sindaco del posto, Spiros Galinos.
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