Minibombe e cesio radioattivo le nuove armi dei jihadisti

Esplosivo nascosto nelle cartucce delle stampanti, negli slip, nei bagagli o trapiantato nel corpo del kamikaze prescelto

Minibombe e cesio radioattivo le nuove armi dei jihadisti

Mini bombe e cesio radioattivo. Le innovative armi degli jihadisti sono il nuovo incubo dei servizi segreti occidentali. Questo lo scenario rivelato da un’inchiesta dell’Associated Press che ha ipotizzato una compravendita, da parte dell’Isis, di materiale radioattivo contrabbandato per farne bombe ad uso e consumo del Califfato di Al Baghdadi. Sarebbe inoltre l’ingegnere saudita Al Asiri, l’uomo che fornisce le tecnologie letali all’Isis.

Infatti se questo tipo di armi finisse, in grandi quantità, in mano ai terroristi islamici non vi sarebbero limiti alla minaccia terroristica.

Sia perché gli jihadisti sono persone prive di alcuna morale e sia perché l’esplosivo nascosto in questo mini bombe può essere nascosto addirittura nelle cartucce delle stampanti, negli slip, nei bagagli e addirittura trapiantato con operazioni chirurgiche nel corpo del kamikaze prescelto o inserito come droga nel retto. Ma non solo, anche nelle pennette usb che solo inserendole nel computer innescherebbero una bomba in grado di uccidere molte più persone delle usuali e comuni, bombe.

E i timori degli 007 si accentuano e si trovano sempre più convinti che ci sia stata la presenza di queste armi nell’ultimo attentato al Metrojet russo decollato da Sharm el Sheik ,esploso in volo per poi precipitare nel Sinai.

Il potente esplosivo è difficile da scoprire anche per l’olfatto dei cani o al controllo degli scanner aeroportuali .

Sembra proprio che non ci sia limite alla fantasia terroristica.

L’allarme sulle micro bombe ha indotto americani e britannici a introdurre body scanner in tutti gli scali a rischio. Ma è la prevenzione l’unica vera ed efficace difesa contro questi attacchi terroristici che come abbiamo imparato a nostre spese a capire non sono mai prevedibili.

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