Mosca controlla due terzi di Severodonetsk | La diretta della guerra

Nelle ultime ore le forze del Cremlino hanno conquistato nuove varie aree di Severodonetsk, città ormai sul punto di cadere. Mosca è pronta a lanciare nuove offensive nel Donbass

Mosca controlla due terzi di Severodonetsk | La diretta della guerra

Si fa sempre più pressante la morsa russa attorno a Severodonetsk. Nelle ultime ore le forze del Cremlino hanno continuato a conquistare gradualmente varie aree della città, pur senza ancora assumerne il controllo totale. "Un terzo della città di Severodonetsk è stato liberato ed è già sotto il nostro controllo", ha fatto sapere il capo dell'auto proclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik. Lo stesso Pasechnik ha spiegato che i combattimenti sono attualmente in corso nell'area urbana e che l'avanzata di Mosca procede più lentamente del previsto. "Ma preferiamo soprattutto preservare le infrastrutture della città", ha aggiunto. Che si tratti di propaganda o meno, Severodonetsk è davvero sul punto di cadere in mano russa da un momento all'altro.

Sempre sul fronte orientale, dove ormai si sta concentrando l'offensiva della Federazione Russa, i soldati di Vladimir Putin si sono concentrati vicino a Izyum per rinnovare le offensive verso Slovyansk e Barvinkove. Le truppe russe stanno facendo inoltre progressi in direzione Slovyansk; nelle prossime settimane potrebbero e dovrebbero tentare l'assalto al centro urbano. Come ha sottolineato il think tank The Institute for the Study of War (ISW), i russi sono concentrati a Kharkiv per impedire che una controffensiva ucraina possa raggiungere il confine tra Kharkiv e Belgorod. Nel frattempo, il limitato contrattacco delle forze di Kiev nell'oblast di Kherson non ha preso ulteriore campo, anche se è stato utile ad interrompere, o quanto meno a rallentare, le operazioni russe nell'area.

Mentre sul campo di battaglia i combattimenti diventano sempre più duri, l'Unione europea ha deciso di vietare il 90% delle importazioni di petrolio russo entro la fine dell'anno. I capi di Stato e di Governo dell'Unione europea hanno raggiunto l'accordo sul sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. L'embargo al petrolio russo ha ottenuto il via libera ma con importanti deroghe: il divieto d'importazione riguarderà infatti solo il greggio che arriva via mare. Resta fuori dal bando l'oleodotto Druzhba, che rifornisce l'Ungheria ma anche Germania e Polonia. Ha inoltre ottenuto una deroga di 18 mesi la Repubblica Ceca. Per tutti gli altri il divieto sarà in vigore entro fine 2022.

La diretta:

Ore 22:57 | Washington: "Chi compra petrolio russo dovrà risponderne"

"Abbiamo già sanzioni forti sul petrolio russo e i Paesi che considerano di comprare il petrolio russo, in particolare, vista la decisione presa dagli europei, stanno violando le sanzioni. Se lo fanno saranno ritenuti responsabili". Lo ha dichiarato l'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas Greenfield. "Speriamo - ha proseguito - che si uniscano a tutti noi nell'assicurare che la Russia non li usi per violare le sanzioni imposte per convincere Mosca a porre fine alla guerra in Ucraina".

Ore 22:34 | Zelensky: "Nel Donbass situazione difficile, ma ci sono nostri successi altrove"

"La situazione in Donbass è complicata". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale pubblicato sul proprio canale Telegram. "Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l'epicentro del confronto - ha aggiunto, confermando le difficoltà nell'est del Paese - ma è anche importante "valutare la situazione al fronte in modo completo". "Abbiamo successi in direzione di Kherson e facciamo progressi nella regione di Kharkiv - ha infatti proseguito il presidente ucrano - Le forze armate ucraine stanno trattenendo la pressione degli occupanti nella regione di Zaporizhia, l'area chiave è Huliaipole e Orikhove".

Ore 22:11 | Washington: "Presto nuovo paccheggo di aiuti militari all'Ucraina"

"L'amministrazione Biden sta discutendo un nuovo pacchetto di aiuti militari da destinare all'Ucraina, i cui dettagli "verranno presentati tra non molto". Lo ha fatto sapere il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price. La dichiarazione è in linea con le indiscrezioni trapelate nel pomeriggio dal Wall Street Journal.

Ore 21:37 | Governatore Lugansk: "Severodonetsk in larga parte sotto controllo russo"

Serhiy Haidai, governatore dell'oblast di Lugansk, ha dichiarato su Telegram che oramai la città di Severodonetsk "risulta in larga parte sotto il controllo delle forze di Mosca", le quali continuano ad avanzare all'interno del territorio urbano.

Ore 21:04 | Da Washington sostegno alla mediazione turca

"Gli Stati Uniti sostengono la mediazione dei nostri alleati turchi nella crisi ucraina, in particolare per quanto riguarda lo stabilimento di rotte sulle quali veicolare le esportazioni di cereali". Lo si legge in una dichiarazione di Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato Usa, rilasciata in conferenza stampa.

Ore 20:20 | Kiev: "Sono 15mila i casi di crimini di guerra, 80 i sospetti che possiamo perseguire"

"In Ucraina, ad oggi, abbiamo 15 mila casi di crimini di guerra". Lo ha dichiarato la procuratrice generale di Kiev, Iryna Venediktova, durante la conferenza stampa dell'Eurojust per presentare l'ingresso delle autorità giudiziarie di Estonia, Lettonia e Slovacchia nella squadra investigativa sui presunti crimini di guerra commessi in Ucraina. "Le persone sospette - ha proseguito la procuratrice - che possiamo iniziare a perseguire, sono ottanta".

Ore 19:49 | Telefonata tra Blinken e Di Maio

Il diparimento di Stato Usa ha reso nota una telefonata intercorsa oggi tra segretario di stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. I capi delle due diplomazie hanno parlato di Ucraina, della guerra in corso e soprattutto dell'impegno contro la crisi alimentare che si prospetta per via del blocco dei porti. "Blinken e Di Maio - si legge nella nota del dipartimento di Stato - hanno sottolineato l'importanza della cooperazione multilaterale per affrontare l'insicurezza alimentare globale".

Ore 19:02 | Kiev: "Russi provano a circondare forze ucraine a Severodonetsk". Colpita cisterna acido nitrico

Il comando generale delle forze armate ucraine ha reso noto che le forze russe stanno premendo lungo il fronte di Severdonetsk ed è in corso un tentativo di accerchiamento dei battaglioni ucraini rimasti in città. Intanto il governatore di Lugansk ha dichiarato che nel corso di un raid è stata colpita una cisterna di acido nitrico. "Ci sono pericoli per la salute dei vostri figli - ha sottolineato il governatore - non uscite dai rifugi".

Ore 18:22 | Vertice europeo, nelle conclusioni viene lanciato un appello alla Russia per lo sblocco dei porti ucraini

Le conclusioni finali del vertice straordinario europeo convocato a Bruxelles puntano nel ribadire le preoccupazioni sulla sicurezza alimentare globale. Lo si legge nei documenti resi noti da fonti europee. In particolare, emerge un appello alla Russia volto a "porre fine agli attacchi alle infrastrutture di trasporto in Ucraina, revocare il blocco dei porti ucraini del Mar Nero e consentire le esportazioni di cibo".

Ore 17:49 | Macron: "Ho proposto a Putin di votare una risoluzione Onu per lo sblocco del porto di Odessa"

"Ho proposto, nella discussione che abbiamo avuto con il cancelliere tedesco Olaf Scholz sabato scorso, al presidente Putin di prendere l'iniziativa di una risoluzione alle Nazioni Unite per dare un quadro molto chiaro allo sblocco del porto di Odessa". Lo ha detto, nella conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio europeo straordinario di Bruxelles, il presidente francese Emmanuel Macron.

Ore 17:41 | I media russi parlano della volontà delle autorità di Kherson di aderire alla federazione russa

Sulla Tass è stato pubblicato un reportage in cui si parla della volontà da parte delle autorità filorusse di Kherson, regione meridionale dell'Ucraina conquistata dai russi a marzo, di essere annessa alla Russia. Nell'articolo, in particolare, viene citato il vice capo dell'amministrazione militare regionale, Kirill Stremousov. "La regione di Kherson - ha detto - intende accedere nel prossimo futuro alla Federazione Russa, diventandone una componente a pieno titolo".

Ore 17:26 | Kharkiv, estratti i corpi senza vita di quattro civili da un palazzo bombardato

Sarebbero almeno sei le vittime tra i civili a seguito della caduta di un razzo in un palazzo di sedici piani a Kharkiv, seconda città dell'Ucraina. Lo hanno riferito le autorità locali, secondo cui si sta ancora scavando tra le macerie.

Ore 16:56 | Macron: "Colloquio Putin - Erdogan ha portato a conclusioni positive"

"Il colloquio tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan ha portato a conclusioni positive". Lo ha d ichiarato il presidente francese Emmanuel Macron dopo il vertice Ue di questo pomeriggio. "Spero - ha proseguito Emmanuel Macron - che nei prossimi giorni o settimane sarà possibile risolvere questa situazione".

Ore 16:32 | Draghi: "Le sanzioni contro la Russia dureranno per molto tempo"

"Le sanzioni dureranno per molto, molto tempo". Lo ha detto in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dopo il vertice Ue tenuto a Bruxelles. "Occorrono - ha aggiunto - fondi europei per fare fronti agli investimenti richiesti per la transizione digitale e verde". Sull'accordo relativo all'embargo sul petrolio russo, il capo dell'esecutivo italiano ha poi parlato di "successo" da parte dell'Europa.

Ore 15:38 | Wsj: "Usa pronti a fornire all'Ucraina missili da 100 km di gittata"

"L'amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha intenzione di fornire all'Ucraina missili in grado di colpire bersagli a cento chilometri di distanza, circa il doppio della gittata degli obici M777 che finora gli Usa hanno consegnato alle forze ucraine". Lo si legge in un articolo del "Wall Street Journal", il quale ha citato fonti governative secondo cui l'invio di Sistemi lancia razzi multipli guidati (Gmlrs) "avrebbe l'obiettivo di rafforzare la potenza di fuoco delle forze ucraine contro le truppe russe nella regione del Donbass, senza tuttavia consentire a Kiev di espandere le operazioni in territorio russo."

Ore 15:21 | Zelensky si dice pronto ad accettare l'offerta di Erdogan per un incontro con Putin e l'Onu

Volodymyr Zelensky, così come reso noto dal portale ucraino Vesti, si è detto pronto ad accettare l'iniziativa del presidente turco Recep Tayyip Erdogan volta a organizzare un incontro a Istanbul con il presidente russo Vladimir Putin e i massimi rappresentanti delle Nazioni Unite.

Ore 14:31 | Parlamento Kiev sfiducia commissaria diritti umani Denisova

La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha licenziato con un voto di sfiducia Lyudmila Denisova, la commissaria parlamentare per i diritti umani con 234 voti favorevoli. Lo ha annunciato il deputato Yaroslav Zheleznyak sul suo canale Telegram, riporta Ukrainska Pravda.

Ore 14:06 | Ong: "12mila civili in trappola a Severodonetsk"

Circa 12mila civili sarebbero intrappolati a Severodonetsk, la città orientale ucraina dove sono in corso violenti combattimenti. "Temiamo che fino a 12mila civili siano rimasti intrappolati nel fuoco incrociato in città, con accesso insufficiente ad acqua, cibo, medicine o elettricità", ha dichiarato Jan Egeland dell'organizzazione umanitaria Norwegian Refugee Council (Nrc). Prima della guerra, nelle città gemelle di Severodonetsk e Lysychansk abitavano 380.000 persone.

Ore 13:26 | Putin vuole occupare il Donbass entro l'1 luglio

Il presidente russo Vladimir Putin ha dato l'ordine di occupare l'intera regione di Lugansk e Donetsk entro il primo luglio. Lo riporta Channel 24, citando fonti dei servizi segreti ucraini, riferisce Unian.

Ore 12:58 | Lavrov: "Sì a sblocco navi con grano se Kiev smina porti"

La Russia sbloccherà il passaggio delle navi cariche di grano in Ucraina a condizione che le forze di Kiev procedano con la sminamento dei porti. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di una conferenza stampa. "Se Kiev risolve il problema dello sminamento dei porti, la Marina russa garantirà il passaggio senza ostacoli delle navi con il grano nel Mediterraneo", ha affermato il ministro.

Ore 12:21 | Capo Unione Africana chiamerà Putin: "Crisi grano colpa sua"

Il presidente dell'Unione Africana Macky Sall telefonerà a Vladimir Putin per esprimergli la sua "preoccupazione" riguardo la crisi alimentare che si sta sviluppando in seguito alla guerra in Ucraina e per sottolineare che l'Unione Africana condivide le stesse posizioni dell'Unione Europea sulle responsabilità della Russia, e non delle sanzioni, nella crisi attuale. Lo ha detto, a quanto si apprende, lo stesso Sall nel corso del suo intervento al Consiglio Europeo.

Ore 11:44 | Kiev: "Sesto pacchetto sanzioni non bsta. Non siamo soddisfatti"

"Troppo lento, troppo in ritardo e decisamente non abbastanza". Così il vice capo gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Igor Zhovkva, ha commentato da Madrid il sesto pacchetto di sanzioni approvato dall'Unione europea nei confronti della Russia. "Non sono sufficienti", ha detto, lamentando la lentezza con la quale è stato approvato. "Non siamo assolutamente soddisfatti", ha aggiunto Zhovkva.

Ore 11:25 | Turchia: "Nella Nato meglio Finlandia che Svezia"

La Turchia è relativamente più favorevole all'adesione della Finlandia alla Nato piuttosto che a quella della Svezia, ma entrambi i Paesi devono rispettare le aspettative. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, sottolineando che sia la Svezia, sia la Finlandia devono modificare le loro leggi anti-terrorismo. La Turchia è impegnata a contrastare la minaccia terroristica alla sua sicurezza nazionale entro e oltre i suoi confini nazionali, ha aggiunto Cavusoglu secondo quanto riporta il Daily Sabah.

Ore 11:11 | Kiev costruisce fortificazione in caso nuovo attacco russo

Kiev sta costruendo una nuova fortificazione in caso di un attacco russo. "La prima linea di difesa della capitale ucraina è disposta a grande distanza dalla città per proteggerla nel caso in cui il nemico faccia un nuovo tentativo di conquista", ha scritto la Pravda ucraina citando fonti dell'amministrazione militare di Kiev, che spiegano che, "se c'è un secondo assalto, non possiamo evitare i danni, ma per minimizzarli, la prima linea di difesa di Kiev è equipaggiata a grande distanza dalla città per impedire l'uso di unità di artiglieria nemiche. Dobbiamo essere preparati ad affrontare il nemico, anche se uno scenario del genere sembra improbabile".

Ore 10:36 | Lavrov in Turchia l'8 giugno per discutere corridoi sicuri per il grano

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, si recherà in Turchia l'8 giugno per discutere la creazione di "corridoi sicuri" per il trasporto di grano ucraino. Lo ha annunciato il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu. 'Lavrov verrà in Turchia l'8 giugno con una delegazione militare per discutere, tra l'altro, della creazione di corridoi sicuri per il trasporto del grano. Questa è la questione più importantè ha indicato il ministro che vuole 'creare un Corridor Observation Centro di Istanbul".

Ore 9:47 | Kiev: "Capitale è ancora a rischio di attacchi"

Nonostante il fallimento registrato dai russi nella prima fase della guerra in Ucraina, quando hanno dovuto rinunciare alla conquista della capitale, Kiev non è ancora al sicuro. Lo ha detto il primo viceministro dell'Interno Yevhen Yenin secondo quanto riferisce l'agenzia Unian. "E' ingenuo pensare di garantire che Kiev e l'Ucraina non siano più un obiettivo - ha detto - e probabilmente non sarà possibile neanche a guerra finita. Con questi vicini, è meglio essere sempre preparati all'aggressione". "Anche a Kiev - ha aggiunto - anche se ora è relativamente pacifica, ci sono rischi e minacce, soprattutto di attacchi missilistici e bombe della Russia, nonostante sia una delle città più protette dell'Ucraina in termini di difesa aerea".

Ore 9:08 | Mosca: "Da Kherson apriremo corridoio per merci verso Crimea"

Un corridoio per il passaggio dei camion che trasportano merci sarà organizzato dai russi fra la regione di Kherson e la Crimea: lo ha dichiarato il vice capo dell'amministrazione militare-civile della regione di Kherson, Kirill Stremousov. "Verrà aperto un percorso speciale vicino a Chaplynka. Kalanchak rimarrà il passaggio per i passeggeri e sarà aperto un altro percorso per semplificare il traffico merci", ha detto Stremousov. Attualmente il trasporto su strada rimane il principale per le merci dirette alla regione di Kherson. "Stiamo mettendo a punto le ferrovie e stiamo cercando di risolvere la situazione intorno ai porti marittimi", ha dichiarato lo stesso dirigente russo. I valichi di frontiera per veicoli e pedoni di Armyansk, Dzhankoi e Perekop si trovano nel nord della Crimea; sono segnalate lunghe file di mezzi in attesa ai punti di attraversamento.

Ore 8:57 | Intensi bombardamenti sulla regione di Mykolaiv

Intensi bombardamenti dell'esercito russo sulla città e la regione di Mykolaiv, nel Sud dell'Ucraina. Lo ha scritto su Facebook il presidente dell'amministrazione militare regionale Vitaly Kim, riportato da Unian. "I bombardamenti intensi sulla città e la regione continuano. Colpita anche una abitazione con due bambini che non sono stati feriti. Il nostro esercito sta resistendo al nemico. Tutto sta andando secondo i piani. E noi continuiamo a lavorare", ha detto.

Ore 8:55 | Intelligence Gb: "Mosca punta a strada Dnipro-Donetsk"

Per ottenere "l'obiettivo politico" di "occupare l'intero territorio degli Oblast di Donersk e Lugansk", secondo l'intelligence della Difesa britannica ora "la Russia dovrà assicurarsi altri obiettivi operativi impegnativi oltre a Severodonetsk, tra cui la città chiave di Kramatorsk e la strada principale M04 Dnipro-Donetsk". E' quanto si legge nell'odierna analisi sulla situazione in Ucraina degli 007 del Regno Unito. "La cattura di Lyman da parte della Russia - secondo Londra - sostiene il suo sforzo operativo principale, che probabilmente rimane l'accerchiamento di Severodonetsk e la chiusura della sacca intorno alle forze ucraine nell'Oblast di Luhansk", ma "le vie di accesso alla sacca rimangono probabilmente sotto il controllo ucraino", spiegano gli analisti dell'intelligence britannica.

Ore 8:35 | Truppe russe avanzano in profondità a Severodonetsk

L'esercito russo è avanzato più in profondità nella città ucraina orientale di Severodonetsk, i combattimenti sono in corso strada per strada. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai citato dai media ucraini. Dopo il bombardamento di un veicolo di evacuazione vicino a Lysychansk, in cui un giornalista francese è rimasto ucciso e diverse persone sono rimaste ferite, l'evacuazione dalla regione di Lugansk è stata interrotta.

Ore 8:12 | Zelensky: "Bene sanzioni Ue. Russia paghi prezzo alto per sua aggressione"

Bene il sesto pacchetto di sanzioni Ue con l'embargo sul petrolio russo, anche se era passato "molto tempo" dalle ultime misure contro Mosca approvate da Bruxelles. E' il commento che arriva dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La pausa per concordare nuove sanzioni in Europa è stata troppo lunga - ha lamentato Zelensky in una nota- Il quinto pacchetto di sanzioni era stato presentato l'8 aprile, dunque è passato troppo tempo prima che si rafforzassero le sanzioni europee contro la Russia". Il presidente ucraino ha poi ringraziato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che "sostiene gli interessi dell'Ucraina e gli interessi di tutta l'Europa". E ha ribadito che "la Russia deve avvertire il prezzo molto più alto per la sua aggressione".

Ore 7:54 | Mosca: "Ue si contraddice. Russia troverà nuovi importatori"

Il rappresentante permanente di Mosca presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, ha polemizzato su Twitter con i leader dell'Unione europea e sottolinea le loro contraddizioni. In particolare, Ulyanov ha definito "giusta" l'affermazione della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, sul fatto che la Russia troverà presto nuovi importatori di petrolio. "E' degno di nota - ha sottolineato lo stesso Ulyanov - il fatto che ora contraddice la sua affermazione di ieri. Un cambio di mentalità molto rapido indica che l'Ue non è in buona forma".

Ore 7:21 | Michel: "Ue pronta a offrire 9 mld euro a Kiev per ricostruzione"

La Commissione europea "continuerà ad aiutare l'Ucraina con i suoi bisogni immediati di liquidità, insieme al G7. Euco è pronta a offrire" a Kiev "9 miliardi di euro", un "supporto forte e concreto alla ricostruzione dell'Ucraina". Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

Ore 6:45 | Stato Maggiore Kiev: "Truppe russe continuano assalto in direzione di Severodonetsk"

L'esercito russo ha effettuato bombardamenti di mortaio contro insediamenti nelle aree di confine delle regioni di Chernihiv e Sumy. Lo afferma lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine nel suo aggiornamento quotidiano. Tra gli altri aggiornamenti, Kiev fa sapere che le forze del Cremlino stanno preparando un possibile attacco in direzione Slobozhansky e in direzione limans ʹkomu. "In direzione di Donetsk - si legge nel comunicato ucraino - l'avversario spara contro le unità delle nostre truppe mortai, artiglieria a canna e sistemi di fuoco a getto lungo". Lo sforzo principale di Mosca, tuttavia, sembrerebbe essere concentrato sull'instaurazione del controllo sulla città di Severodonetsk.

Ore 4:13 | Leader filorusso: "Un terzo Severodonetsk è nostro"

"Un terzo della città di Severodonetsk è stato liberato ed è già sotto il nostro controllo", afferma il capo dell'auto proclamata Repubblica popolare di Lugansk, Leonid Pasechnik, citato dall'agenzia russa Tass. Pasechnik spiega che combattimenti sono attualmente in corso nell'area urbana e l'avanzata delle forze russe e filorusse procede più lentamente del previsto. "Ma preferiamo soprattutto preservare le infrastrutture della città", afferma. "Il nostro obiettivo principale in questo momento è liberare Severodonetsk e Lisichansk", aggiunge Pasechnik.

Ore 2:43 | Ue: embargo al petrolio russo, deroga per Ungheria

I capi di Stato e di Governo dell'Unione europea hanno raggiunto l'accordo sul sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca. L'embargo al petrolio russo ha ottenuto il via libera ma con importanti deroghe: il divieto d'importazione riguarderà solo il greggio che arriva via mare.

Resta fuori dal bando l'oleodotto Druzhba, che rifornisce l'Ungheria ma anche Germania e Polonia. Così come ha ottenuto una deroga di 18 mesi la Repubblica Ceca. Per tutti gli altri il divieto sarà in vigore entro fine 2022, fra sei mesi.

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