Mosca intensifica gli attacchi mentre Kiev aspetta nuove armi

Gli indizi secondo cui le forze del Cremlino starebbero preparando una nuova offensiva aumentano giorno dopo giorno. Kiev aspetta intanto l'arrivo di nuove armi

Mosca intensifica gli attacchi mentre Kiev aspetta nuove armi

L’ordine è arrivato da Sergej Shoigu in persona. Il ministro della Difesa russo ha ordinato all’esercito impegnato in Ucraina di aumentare gli attacchi contro obiettivi militari. Il motivo? Prevenire i contro attacchi nemici nella parte orientale del Paese e in altri territori controllati dalla Russia. Potrebbe essersi aperta così, dunque, una nuova fase della guerra dopo giorni di sostanziale stallo militare. L’allarme per le prossime mosse russe, del resto, è stato lanciato anche da Kiev. Che, nel frattempo, aspetta l’arrivo di nuove armi per colpire ancora più in profondità le difese del Cremlino.

L’ordine di Mosca

Il Ministero della Difesa di Mosca è stato chiarissimo: le forze russe devono "escludere la possibilità che il regime di Kiev infligga massicci attacchi di razzi e artiglieria alle infrastrutture civili e ai residenti del Donbass e di altre regioni". L'ordine di Shoigu ha fatto seguito ad un'ispezione sul campo condotta dallo stesso ministro, nonché ad una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale guidato da Vladimir Putin. Shoigu "ha dato istruzioni per aumentare ulteriormente le azioni dei gruppi (militari) in tutte le aree operative", ha concluso ancora il dicastero russo.

Gli indizi secondo cui le forze del Cremlino starebbero preparando una nuova offensiva non mancano affatto. Da questo punto di vista, Vadym Skibitsky, un funzionario della direzione intelligence del ministero della Difesa di Kiev, citato dal Kiev Independent, è stato chiarissimo.

Secondo Skibitsky, le attività militari della Russia indicano "indubbiamente che sono in corso preparativi per una nuova offensiva". L’uomo ha aggiunto che la minaccia di un'invasione dalla Bielorussia non è più così probabile come all'inizio dell'attacco russo a febbraio. L’epicentro del conflitto continua ad essere localizzato nel Donbass, dove, a dire il vero, i bombardamenti e il lancio di missili non si sono mai fermati.

Nuovo allarme a Zaporizhzhia

I riflettori sono tornati a illuminare l’impianto di Zaporizhzhia, conquistato dai russi lo scorso marzo e da loro utilizzato come base missilistica per condurre attacchi nelle zone circostanti. Le ultime ore sono state particolarmente convulse, visto che si sono susseguiti raid russi su varie regioni dell'Ucraina. Le sirene di allarme sono tornate a suonare perfino nella capitale.

In ogni caso, il responsabile dell'agenzia nucleare nazionale ucraina ha lanciato un nuovo allarme: le truppe russe, ha affermato il capo di Energoatom, Pedro Kotin, hanno trasformato l'impianto in una "base di stoccaggio di armi, inclusi sistemi missilistici, da cui bombardano l'altra sponda del fiume Dnipro e il territorio di Nikopol".

E proprio su Nikopol, città di 120mila abitanti a sud-ovest di Zaporizhzhia, si è riversata una pioggia di fuoco, ha dichiarato il governatore Valentyn Reznichenko, parlando di oltre 50 razzi Grad. Una decina gli edifici colpiti, tra cui una scuola e un'università, e almeno due morti. A Dnipro le bombe hanno invece colpito un impianto industriale. Si parla di tre morti e 15 feriti.

Nuove armi

Gli ultimi sviluppi militari sul campo coincidono con la volontà russa di stoppare gli attacchi ucraini sferrati con i lanciarazzi a lungo raggio Himars e altri sistemi analoghi. Le forze del Cremlino hanno infatti ripreso l’azione, seppur in modo ancora sostenuto, concentrandosi non su un’unica offensiva ma su molteplici attacchi rivolto contro più obiettivi.

Dal canto suo, Kiev attende impazientemente l’arrivo di nuove armi. Gli ucraini hanno parlato di lanciatori semoventi M270, dotati di una gittata di 80 chilometri, e pure di sistemi missilistici di difesa aerea terrestre a corto e medio raggio Nasams, prodotti dalla società norvegese Kongsberg Defence & Aerospace.

"Si tratta di due batterie che hanno non soltanto postazioni di lancio, ma macchinari specifici per caricarli, identificare gli obiettivi e

mantenere i complessi", hanno spiegato le forze armate ucraine. Da qui alle prossime ore, quindi, è lecito attendersi un aumento delle ostilità, in linea con il sempre più probabile ingresso in una nuova fase di guerra.

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