"C'è una questione semplice che si pone ad ogni cittadino europeo: vogliamo subire il mondo o prendere il nostro destino in mano. Per me la risposta è chiara: l'Europa non ha altra scelta che andare verso una sovranità condivisa. Non una sovranità ottusa come quella fantasticata dai nazionalisti ma una sovranità politica, forte e aperta, che non rinuncia né allo scambio né all'accoglienza; una sovranità che permette semplicemente all'Europa di scegliere, scegliere con chi e come commercia, produce e si difende; scegliere il suo modello politico sociale e scegliere le sue politiche pubbliche". Così il Commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici in un articolo pubblicato sul Journal du Dimanche. Questa sovranità, rileva il Commissario Ue, "non si costruirà in un giorno e neanche in un anno" ma bisogna andare nella giusta direzione. A sei mesi dalle elezioni europee, sottolinea Moscovici, "ci sono tre passi avanti che sono a portata di mano": il rafforzamento del ruolo dell'euro ("mercoledì prossimo presenterò a nome della Commissione Ue un insieme di proposte che andranno nella direzione" del rafforzamento internazionale dell'euro"); la tassazione dei Gafa, i colossi del Web ("martedì prossimo i ministri delle Finanze dei 28 Stati membri dell'Ue dovrebbero decidere se approvare o meno la tassazione sui giganti del web proposto dalla Commissione Ue e sostenuta dalla Francia"); il budget della zona euro ("lunedì prossimo i ministri delle Finanze discuteranno della proposta della Commissione Ue e sul contributo franco-tedesco").
E ancora: questi tre temi "possono trovare un accordo" prima delle elezioni europee: "Un accordo non è sicuro ma è possibile e necessario", sottolinea Moscovici. "La Commissione Ue ha preso le sue responsabilità mettendo delle proposte sul tavolo. La palla è nel campo degli Stati membri e dei loro ministri delle Finanze". "Il mio messaggio - aggiunge il Commissario Ue- è chiaro: a sei mesi dalle elezioni europee, non dobbiamo più procrastinare o fare piccoli passi. Dobbiamo mostrare ai cittadini europei che un'Europa sovrana, forte è possibile. Se non lo facciamo corriamo il rischio di vedere il nostro destino scapparci". Ma non solo. Per Moscovici il rischio è quello di "lasciare lo spazio libero all'illusione populista del "take back control" nazionale, che è pericoloso per la nostra unità. Un giorno poi ci sveglieremo e l'Ue non ci sarà più.
Ci saranno solo 27 piccole imbarcazioni, sballottate sulle onde della storia e minacciate dal rischio di un ritorno delle guerre nel nostro continente. Non dobbiamo camminare verso questo baratro come sonnambuli. Svegliamoci".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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