La mossa del Cremlino contro gli Usa: ora la tensione è alle stelle

Il Cremlino ha annunciato l'espulsione di una serie di diplomatici americani. L'accusa di Blinken: "Forze russe responsabili di crimini di guerra"

La mossa del Cremlino contro gli Usa: ora la tensione è alle stelle

A quasi un mese dall'inizio del conflitto in Ucraina la situazione è sempre più tesa. Sia sui campi di battaglia, dove l'esercito russo continua nei suoi molteplici assedi contro le città ucraine, che a livello diplomatico. Le scintille tra il Cremlino e gli Stati Uniti sono sempre più evidenti.

Mosca espelle diplomatici Usa

Partiamo proprio dall'ultima mossa del Cremlino. Mosca ha annunciato l'espulsione di una serie di diplomatici americani in risposta alla misura analoga adottata da Washington alla fine di febbraio nei confronti di 12 diplomatici russi presso l'Onu.

Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri russo in una nota, "il 23 marzo, una lista di diplomatici americani dichiarati persone non grate è stata consegnata al capo della missione diplomatica americana".

"La parte americana ha ricevuto un duro avvertimento che qualsiasi azione ostile degli Stati Uniti contro la Russia riceverà una risposta decisa e appropriata", ha fatto sapere la Federazione Russa.

Blinken: "Forze russe responsabili di crimini di guerra"

Nel frattempo, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken ha accusato in una nota il presidente russo Vladimir Putin di aver "scatenato una violenza incessante" in Ucraina. "Abbiamo visto numerosi report credibili di attacchi indiscriminati e attacchi deliberati contro civili, così come altre atrocità", si legge nel testo. Le forze russe, a detta dello stesso Blinken, avrebbero distrutto condomini, scuole, ospedali, infrastrutture critiche, veicoli civili, centri commerciali e ambulanze, "lasciando migliaia di civili innocenti uccisi o feriti". Pesantissime, dunque, le accuse rivolte contro il Cremlino.

Nella nota, Blinken ha ribadito che ogni giorno che le forze russe proseguono gli attacchi, il numero di civili innocenti uccisi e feriti, tra cui donne e bambini, aumenta. Al 22 marzo, i funzionari della Mariupol assediata hanno affermato che più di 2.400 civili erano stati uccisi solo in quella città. Escludendo la devastazione di Mariupol, le Nazioni Unite hanno ufficialmente confermato più di 2.500 vittime civili, inclusi morti e feriti, e sottolineano che il bilancio effettivo è probabilmente più alto.

Guerra tecnologica

In generale, i rapporti tra Russia e Stati Uniti sono sempre più vicini al punto di rottura. Oltre alle questioni belliche e diplomatiche è importante soffermarci anche su un altro filone del testa a testa: quello tecnologico.

Il regolatore dei media russo (Roskomnadzor) ha limitato l'accesso al servizio Google News, accusato di aver dato accesso a informazioni "false" sull'offensiva russa in Ucraina. La decisione è stata presa su richiesta dell'Ufficio del procuratore generale russo, secondo una dichiarazione di Roskomnadzor.

Il servizio di notizie online "ha assicurato l'accesso a molte pubblicazioni e materiali contenenti false informazioni sullo sviluppo dell'operazione militare speciale sul territorio ucraino", si legge nella nota. Dall'inizio dell'intervento russo in Ucraina il 24 febbraio, la Russia ha notevolmente rafforzato il proprio controllo sulle informazioni diffuse su Internet, uno degli ultimi spazi di libera espressione nel Paese.

I social network statunitensi Facebook e Instagram sono inoltre stati dichiarati "estremisti" da un tribunale di Mosca.

Anche l'accesso a Twitter è stato limitato. La scorsa settimana Roskomnadzor ha accusato il colosso statunitense Google e il suo servizio di video YouTube di attività "terroristiche", primo passo verso un possibile blocco.

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