La valigia per un viaggiatore è un elemento imprescindibile: solitamente si fanno salti mortali per poter far entrare l'impossibile ma, come nel caso in questione, il contenuto ha dell'incredibile. La vicenda si è svolta all'aeroporto di Manila, nelle Filippine, dove nel solito controllo di routine la polizia ha trovato qualcosa di insolito all'interno del bagaglio a mano di una donna, ovvero un neonato di appena sei giorni di vita. I Funzionari delle Filippine hanno fatto sapere, dunque, di aver arrestato una donna americana di 43 anni, Jennifer Talbot, mercoledì mattina all'aeroporto internazionale Ninoy Aquino di Manila con l'accusa di traffico di esseri umani.
Talbot si trovava nel terminal 3 verso gli Stati Uniti e, durante il controllo di sicurezza, il bimbo è stato trovato all'interno della borsa a tracolla. Secondo quanto riferito dalla stessa donna alla CNN Filippine, il neonato sarebbe suo nipote ma non è stata fornita alcuna documentazione necessaria per dimostrarlo.
Un portavoce del National Bureau of Investigation, Grafton Medina, ha riferito alla NBC che Talbot stava progettando di lasciare il Paese per imbarcarsi su un volo della Delta Air Lines per Detroit, e poi recarsi a Columbus, in Ohio. La donna avrebbe inoltre chiesto di parlare con l'ambasciata americana prima di essere interrogata dai funzionari filippini.
Il giorno seguente, il National Bureau of Investigation (NBI) ha asserito che, a seguito del suo arresto, la donna avrebbe presentato la documentazione della madre del bambino, Maricris Dulap, con cui veniva dato il permesso di portare il figlio negli Stati Uniti.
Ma, sempre secondo l'agenzia, il suddetto documento sarebbe stato privo della necessaria firma. Gli investigatori ora sono alla ricerca di Dulap e del padre del neonato, entrambi accusati di abusi su minori, mentre il piccolo è stato affidato ai servizi sociali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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