"Nemmeno i soldi per fare la spesa". E Yelp l'ha licenziata dopo due ore

La centralinista aveva scritto delle condizioni lavorative in una lettera aperta

"Nemmeno i soldi per fare la spesa". E Yelp l'ha licenziata dopo due ore

Prendeva otto dollari e cinquanta centesimi all'ora. Troppo poco per poter riuscire a sopravvivere a San Francisco, dove lavorava e dove circa l'80% del suo magro stipendio finiva nell'affitto per un micro-appartamento alla periferia della città californiana.

Talia Jane, impiegata come centralinista per Eat24, applicazione per ricevere cibo a domicilio di proprietà di Yelp, ha resistito fino a che ha potuto, tirando la cinghia. Poi ha deciso di confessare tutto sulla sua situazione e lo ha fatto in una lettera aperta, pubblicata sulla piattaforma Medium.

An Open Letter To My CEO

"Hai appena speso 300 milioni di dollari per comprarti una app che ti porta il cibo e casa - si legge nel post online, una pesante accusa molto condivisa e commentata sui social - e una delle tue impiegate non ha nemmeno i soldi per fare la spesa". Parole che le sono valse soltanto il licenziamento.

L'azienda americana, che ha più di 3mila dipendenti nel mondo, ha confermato di avere lasciato a casa la 25enne, senza tuttavia

spiegare le ragioni per cui l'ha fatto. Il ceo Jeremy Stoppelman ha negato che il licenziamento sia stato deciso solo in base alla lettera, ribadendo la linea ufficiale dell'ufficio stampa della società.

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