La prima pagina del New York Times di oggi, con l'articolo di apertura dedicato al discorso del Presidente Donald Trump sulle stragi di El Paso e di Dayton, Ohio, aveva un titolo differente da quello uscito nelle edicole. Trump esorta all’unità contro il razzismo, questo era il titolo originale di apertura pubblicato dal New York Times ieri in anteprima su twitter e poi modificato radicalmente, dopo le proteste dei lettori, nel più critico Assailing hate, but not guns ovvero "(Il presidente) attacca l'odio, ma non (le politiche di vendita e diffusione del)le armi". I lettori del giornale liberal, tradizionalmente molto critico nei confronti delle politiche dell'amministrazione Trump, non avevano gradito la scelta "moderata" dei redattori e su Twitter hanno protestato contro il giornale, che ha - presumibilmente per questo motivo - dovuto cambiare il titolo di apertura prima di andare in stampa.
Come riporta il Corriere della Sera, dopo la pubblicazione su Twitter, moltissimi lettori hanno criticato aspramente la scelta del New York Times. Tra loro Nate Silver, statistico di fama mondiale, fondatore del blog Fivethirtyeight.com, ex giornalista proprio del Times e mago dei sondaggi (per aver azzeccato, distretto per distretto, le due elezioni di Barack Obama) . "Non sono sicuro che avrei utilizzato le stesse parole", ha sottolineato. Ma i commenti contro la scelta del giornale sono stati moltissimi, e numerosi lettori hanno minacciato di disdire l'abbonamento. Nel mirino dei lettori, furiosi, soprattutto il direttore Dean Baquet, citatissimo in molti tweet.
Nel dibattito è intervenuta anche la giovane "stella" democratica Alexandria Ocasio-Cortez: "Questo titolo ci ricorda come il suprematismo bianco sia aiutato da - e spesso trovi appoggio su — la codardia delle istituzioni mainstream" ha osservato la deputata. "Non è quello che è successo" ha sottolineato Kirsten Gillibrand, mentre Beto O'Rourke, che aveva duramente attaccato Donald Trump dopo le stragi accusandolo di essere "razzista", ha definito il titolo di apertura del New York Times "incredibile". Critico nei confronti della scelta editoriale del giornale anche Cory Brooker. Secondo quanto riportato su twitter da Yashar Ali, giornalista freelance, molti cronisti del Nyt hanno criticato la scelta del direttore, prima che modificasse la prima pagina: "Mai ricevuto tanti messaggi da reporter del Nyt, furibondi, come oggi. Ritengono che il loro lavoro sia stato macchiato da un titolo orribile: e stanno tutti accusando Dean Baquet".
Nelle scorse ore, il candidato alle primarie dei democratici Beto O'Rourke ha preso di mira di nuovo il Presidente degli Stati Uniti e punzecchiato la stampa, affermando che "i media non possono permettere che Trump la faccia franca" rispetto alle sue posizioni razziste. "Questo è il presidente più razzista che abbiamo avuto da forse Andrew Johnson, in un'altra epoca e in un altro secolo, ed è responsabile dell'odio e della violenza che stiamo vedendo in questo momento" ha ribadito O'Rourke ai microfoni della Cnn. Rivolgendosi al giornalista Chris Cuomo, O'Rourke ha sottolineato che "non posso dirlo soltanto io. Devi essere tu e quelli che stanno aiutando a capire cosa sta succedendo in questo Paese, a collegare i punti e le azioni".
Con il suo discorso dai toni presidenziali in cui ha condannato con fermezza l'odio e il suprematismo bianco Donald Trump è riuscito a mandare in confusione la stampa liberal e progressista. I lettori del giornale, tuttavia, hanno oramai un'opinione fortemente "polarizzata" ed estremamente critica -a prescindere - delle azioni del Presidente Usa e dal Nyt non si aspettano posizioni accomodanti. Una strategia, quella di essere una testata fortemente schierata contro le politiche dell'amministrazione Usa che, unita a delle scelte di marketing particolarmente azzeccate, ha contribuito a far crescere il giornale.
Come riporta IlSole24Ore, nel 2018 il Nyt ha generato 709 milioni di dollari di ricavi solo dal digitale. Più di 3,3 milioni di persone pagano ogni anno per avere accesso ai prodotti digitali del grande giornale americano, dalle notizie ai cruciverba fino alle app sul food. La crescita del numero degli abbonati digitali è stata del 27% rispetto al 2017. Gli abbonamenti online del Times nel 2018 hanno generato da soli 400 milioni di dollari, con un incremento del 18% rispetto al 2017. La pubblicità digitale è cresciuta dell'8,6%, a 259 milioni di dollari. Crescita dovuta anche a una linea editoriale particolarmente militante e "anti-trumpista".
Tuttavia, questo non dovrebbe preoccupare il tycoon. Il Presidente degli Stati Uniti, infatti, sa benissimo che i lettori del New York Times non saranno mai suoi sostenitori ed è per questo che la strategia per la sua rielezione guarda ben altrove...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.