Non passa giorno che il candidato della destra sovranista francese, Eric Zemmour, non faccia parlare di sè. Il polemista, parlando in un comizio nel sud della Francia venerdi pomeriggio, è intervenuto ancora una volta sul tema della scuola e dell'educazione proponendo di creare degli istituti dedicati agli studenti portatori di handicap. Dichiarazioni che hanno ovviamente scatenato un vespaio di polemiche in un momento cruciale della campagna elettorale. Il candidato nazionalista ha spiegato "di pensare che in realtà abbiamo bisogno di istituzioni specializzate, fatta eccezione per le persone con lievi disabilità ovviamente". "Per il resto - ha aggiunto - credo che l'ossessione dell'inclusione sia un cattivo servizio reso ai bambini e agli insegnanti". Nei giorni scorsi Zemmour aveva proposto il ritorno del grembiule nelle scuole e la fine dell'insegnamento dell'inglese alle elementari: una visione identitaria in tutto per tutto quella dell'ex editorialista de Le Figaro, che ha impostato sul tema dell'identità francese la sua campagna elettorale.
Scuola per i bambini con handicap, bufera su Zemmour
Nella giornata di sabato il ministro per la disabilità Sophie Cluzel ha criticato su Twitter Zemmour definendo "pietose" le sue dichiarazioni. "Sono molto arrabbiata" ha affermato, spiegando che quella del candidato della destra sovranista è una visione "misera" ed "esclusiva" della disabilità. "Certo è complicato, ma è davvero un onore per la Francia poter educare questi bambini con altri, tra gli altri ", ha aggiunto. Dal canto suo Zemmour, come riporta Le Figaro, ha reagito alle polemiche denunciando le "menzogne" e l'"ipocrisia" dei suoi oppositori, spiegando di essere stato mal interpretato. "Certo - ha detto sabato mattina, dopo aver innescato l'ennesimo vespaio di polemiche - ci sono casi in cui inserirli in una struttura normale è una buona cosa perché permette loro di progredire, di socializzare. E poi ci sono altri casi, reali, più numerosi di quanto si dice in cui è una sofferenza per questi bambini disabili. Intendevo dire che non voglio che l'ossessione per l'inclusione ci privi e ci porti a trascurare la necessità di istituzioni specializzate", ha continuato.
Ma il parziale dietrofront non è servito a molto. Il leader dei deputati repubblicani, Damien Abad, lui stesso disabile, ha denunciato i commenti "scandalosi" di Zemmour e la "segregazione sututti i piani" della sua visione politica. "Sì - ha osservato -dobbiamo essere ossessionati dall'inclusione. Chiedo scuse pubbliche", ha twittato. Ma il polemista francese si è attirato critiche anche dagli avversari di destra. Marine Le Pen, candidata del Rassemblement National - che sfida Zemmour per un posto al ballotaggio - ha definito "imperdonabile" la volontà del suo diretto antagonista di "aggredire i bambini più deboli portatori di disabilità" mentre il candidato comunista, Fabien Roussel, si è detto "indignato dalla proposta", paragonandola a una "società dell'apartheid". La candidata gollista Valerie Pecresse, a margine di un viaggio in Grecia, ha spiegato che il suo progetto politico prevede più "inclusione per i bambini fragili" stigmatizzando la "brutalità" delle dichiarazioni del candidato nazionalista. Dure critiche anche dalla sinistra di Jean-Luc Melenchon.
Reazioni indignate dal mondo associativo: "Vuole la segregazione"
Le controverse dichiarazioni di Zemmour sugli studenti portatori di handicap hanno provocato le reazioni indignate del mondo associativo che si occupa di disabilità. Come riporta Le Figaro, il presidente nazionale dell'Associazione per adulti e giovani con disabilità, Jean-Louis Garcia, ha definito su Bfmtv le parole del candidato dell'estrema destra come "a favore della segregazione", mentre il presidente di Sos autisme France, Olivier Cattan, si è detto "indignato" per i commenti definiti "discriminatori". Il presidente dell'Associazione per la presa in considerazione della disabilità nelle politiche pubbliche e private (APHPP), Matthieu Annereau, ha sottolineato che "l'esclusione di 12 milioni di persone con disabilità in Francia proposta da Zemmour è profondamente nauseante".
Un deciso passo falso di Zemmour che potrebbe costargli caro in termini di sondaggi mentre si gioca un posto al ballottaggio con Marine Le Pen e Valerie Pecresse per sfidare il presidente uscente, Emmanuel Macron, al momento in netto vantaggio nei sondaggi su tutti gli altri candidati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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