Obama celebra Greta Thunberg: è la paladina della sinistra globale

A Washington Dc l'ex presidente Barack Obama accoglie l'attivista per il clima Greta Thunberg: ora è ufficialmente la paladina della sinistra chic mondiale

Obama celebra Greta Thunberg: è la paladina della sinistra globale
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Per diventare a tutti gli effetti la beniamina della sinistra chic globale a Greta Thunberg mancava soltanto la benedizione di Barack Obama. L'attivista svedese per il clima ha incontrato l'ex Presidente degli Stati Uniti a Washington Dc ed è stata elogiata dall'esponente del partito democratico americano: "A soli 16 anni Greta Thunberg è già tra i più grandi difensori del nostro pianeta. Riconoscendo che sarà la sua generazione a dover gestire i danni del cambiamento climatico, non ha paura di spingere per una vera azione" ha sottolineato Obama su Twitter, pubblicando una foto mentre stringe la mano a Greta. "Lei incarna la nostra visione alla Fondazione Obama – ha aggiunto l’ex presidente - un futuro delineato da giovani leader come lei".

È sempre più chiaro che la battaglia per il clima dell'attivista di Fridays for Future non è "apolitica" come qualcuno all'inizio pensava, ma fortemente ideologica e schierata tutta a favore della sinistra progressista mondiale: sinistra che grazie alla visibilità internazionale di Greta e alla grande popolarità fra i più giovani, ha potuto cambiare pelle in un periodo di grave crisi di consensi e attuare un processo di rebranding tutto incentrato sul climaticamente corretto. Non a caso, da quando è emerso il fenomeno Greta, tutti i leader progressisti mondiali hanno cominciato a parlare di Green New Deal o hanno posto la lotta ai cambiamenti climatici al primo posto della loro agenda politica.

È per questo motivo che l'attivista svedese ha incontrato il "buono" Barack Obama a Washington Dc e la prima cosa che ha fatto appena arrivata negli Stati Uniti via mare dopo il controverso viaggio a bordo della nave di Pierre Casiraghi, è stata attaccare il Presidente Donald Trump. "Tutti mi chiedono sempre di Donald Trump. Io dico 'ascolta la scienza' e lui ovviamente non lo fa" ha affermato un paio di settimane fa la sedicenne attivista svedese icona della lotta contro i cambiamenti climatici, accolta come una star da centinaia di persone al suo arrivo a New York dopo 15 giorni di traversata atlantica a bordo dello yacht Malizia II.

Sempre a Washington Dc, l'ong Amnesty International ha insignito l’attivista per il clima e il movimento dei Fridays for Future del premio Ambasciatrice della coscienza 2019. Alla 16enne svedese è stato conferito il massimo riconoscimento dell’organizzazione internazionale, che "celebra persone che hanno mostrato un coraggio e leadership speciali schierandosi dalla parte dei diritti umani": persone che secondo l'organizzazione umanitaria hanno agito secondo la loro coscienza e il cui talento è fonte d’ispirazione per altre persone. Greta ha poi rimproverato i senatori statunitensi della task force per il cambiamento climatico. "Ci state provando ma non fate abbastanza" per il clima, ha detto loro Greta che, il prossimo 20 settembre, alla vigilia del 'Climate Action Summit' dell'Onu, guiderà da New York lo sciopero mondiale a sostegno della lotta contro il cambiamento climatico.

"Risparmiate i complimenti", ha esortato la giovane attivista, "non invitateci a parlare per dirci quale fonte di ispirazione siamo perchè se poi non agite non serve a nulla". Per venerdì, sono previste manifestazioni a favore del clima in 150 paesi del mondo. Greta guiderà la marcia a New York da Foley Square e terrà poi un comizio a Battery Park.

Con Greta ci saranno oltre un milione di studenti delle scuole pubbliche newyorchesi e la accoglierà il sindaco dem Bill de Blasio, suo grande sostenitore. Ma più che una protesta a favore del clima c'è da scommettere che si tratterà di una manifestazione contro Donald Trump.

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