I tagliagole dell'Isis amano propagandare tutte le nefandezze che compiono, grandi o piccole che siano. Ma non sempre le notizie che veicolano sono vere. L'ultimo esempio è questo: ieri è uscita la notizia della distruzione del tempio di Bel, a Palmira (Siria). Oggi però si apprende che la costruzione sarebbe ancora in piedi, nonostante l’attacco dei jihadisti. Lo riporta la Bbc, che cita il direttore delle Antichità siriane, Maamoun Abdelkarim. L’Osservatorio siriano per i diritti umani aveva denunciato la distruzione di una parte del tempio. Com'è noto il sito archeologico di Palmira (Tadmor) è finito nelle mani dell’Isis lo scorso 20 maggio. Tra distruzioni eclatanti con tanto di annunci e filmati distribuiti sul web, l'Isis non dimentica di vendere le opere d'arte e i reperti storici trafugati, ricavandone ingenti risorse.
Il direttore delle Antichità siriane ha confermato che c’è stata una forte esplosione nell’area, ma ha precisato che la struttura del tempio, le colonne e l’altare sono intatti. Tuttavia, secondo la Bbc, la zona resta inaccessibile per verifiche sullo stato della struttura e sui danni provocati dall’esplosione. L’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana continua, sia sul sito web in inglese che in quello in arabo, a riportare della "distruzione di ampie parti" del tempio. Sana cita "fonti attendibili da Palmira" che hanno riferito della "distruzione domenica pomeriggio da parte dei terroristi dell’Is di ampie parti del tempio di Bel".
Secondo le fonti dell’agenzia, i jihadisti hanno "minato le altre aree del tempio".Il tempio è dedicato a Bel (il "signore"), l’equivalente greco di Zeus, il Giove dei romani: venne consacrato tra il 32 e il 38 d.C. Viene considerato il simbolo di Palmira.
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