Papa Francesco è arrivato nella cattedrale di San Matteo apostolo, a Washington, per incontrare i vescovi degli Stati Uniti. L'incontro si svolge sotto forma di preghiera. Prima il saluto dell'arcivescovo di Washington, cardinal Donald W. Wuerl, e al presidente della Conferenza dei vescovi cattolici, monsignor Joseph Edward Kurtz (arcivescovo di Louisville). Bagno di folla lungo il tragitto che lo ha condotto alla chiesa dalla Casa Bianca. Decine di migliaia le persone assiepate nei giardini del National Mall, la grande spianata nel centro di Washington, per vedere il pontefice. Alle 16 ora italiana (le 10 ora locale) è stato chiuso l'accesso a diverse strade del centro per consentire il passaggio della papamobile, una jeep Wrangler bianca. Imponenti le misure di sicurezza. Ogni tanto la papamobile si sofferma per consentire al pontefice di baciare e abbracciare i bambini prelevati dalla folla dagli uomini del servizio di sicurezza.
Nel faccia a faccia con i vescovi il Papa tocca un tema molto caldo. Per la Chiesa degli Stati Uniti gli abusi sessuali commessi da ecclesiastici rappresentano "una ferita". Ha scelto questa espressione, il pontefice, per segnalare la gravità dello scandalo che "negli ultimi anni ha pesato tanto" sulla Chiesa americana, della quale tuttavia ha riconosciuto "il generoso impegno per guarire le vittime. So quanto ha pesato in voi la ferita degli ultimi anni, e ho accompagnato il vostro generoso impegno per guarire le vittime, consapevole che nel guarire siamo pur sempre guariti, e per continuare a operare affinché tali crimini non si ripetano mai più".
"Accoglieteli senza paura". Il Papa ha voluto incoraggiare i vescovi degli Stati Uniti davanti alla "lunga ondata d’immigrazione latina" che investe l’intero Paese. E lo ha fatto con una sottolineatura importante: "Non soltanto come vescovo di Roma, ma anche come pastore venuto dal Sud.
Sento il bisogno di ringraziarvi e di incoraggiarvi. Forse non sarà facile - ha ammesso - leggere la loro anima; forse sarete messi alla prova dalla loro diversità. Sappiate, comunque, che possiedono anche risorse da condividere".
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