Podemos sull’onda di Syriza: è il secondo partito di Spagna

La sinistra radicale cresce nei sondaggi, superando i socialisti e avvicinandosi ai popolari di Rajoy

Podemos sull’onda di Syriza: è il secondo partito di Spagna

Dopo Syriza di Alexis Tsipras, Podemos di Pablo Iglesias Turrión. Il partito degli “indignados”, nato il 17 gennaio 2014, sogna di calcare le orme dei compagni ellenici e di dare una seconda scossa all’Europa.

Già alle europee del 25 maggio la sinistra radicale spagnola aveva fatto il pieno, conquistando l’8% dei consensi (pari a oltre 1 milione e duecentomila voti) e 5 seggi all’Europarlamento. Ma Turrión e la sua gente puntano molto più in alto: sempre a maggio – ma quest’anno il 24 – si voterà per le amministrative, mentre il bottino grosso è fissato a fine 2015, quando la Spagna sarà chiamata ad eleggere il nuovo governo.

Oggi Podemos non è neanche in Parlamento. Nel 2016 potrebbe guidare il Paese. Il bacino elettorale della formazione va allargandosi e, secondo l’ultimo sondaggio pubblicato da El País, “Possiamo” è la seconda forza nazionale, alle spalle del Partito Popolare del primo ministro Mariano Rajoy. È dunque sorpasso storico sui socialisti, mai scavalcati prima se non dal solo Pp. Anche la Spagna dice addio al bipolarismo.

Veniamo dunque ai numeri e ai rapporti di forza fotografati dell’istituto demoscopico Cis (Cen¬tro de Inve-sti¬ga¬cio¬nes Socio¬lo¬gi¬cas), in controtendenza rispetto a precedenti rilevazioni, che davano Podemos addirittura vicino al 30%. Nelle intenzioni di voto degli spagnoli primeggiano ancora i popolari: il Pp è al 27.35%. Un crollo verticale visto che alle elezioni del 2011 aveva ottenuto il 44.6%.

Oltre a riempire le piazze con i suoi indignati anti-casta e anti-aisterity (Madrid, giusto qualche giorno fa, era una , Podemos pare riuscire a riempire anche le urne: i consensi a Turrión toccano il 23.9% e promettono di gonfiarsi ulteriormente. Arranca, come detto, il Psoe, fermo al 22.2%. Tsipras, a breve, potrebbe avere l’alleato che cerca.

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