A poche ore dalla pubblicazione di un rapporto choc sul radicalismo islamico, arriva la notizia che una maxi-moschea aprirà alle porte di Parigi. Proprio ieri, infatti, è stato firmato un protocollo di accordo tra la città di Vitry e un'associazione culturale islamica.
L'accordo prevede la costruzione di un enorme luogo di culto che potrà ospitare un totale di 3mila musulmani alla volta, dieci volte di più di quella nel distretto di Balzac. "C'era una disuguaglianza da riempire", ha commentato il sindaco della città (che dista pochi chilometri dalla capitale francese).
Il luogo di culto è "atteso da 15 anni", secondo quanto riferito in consiglio comunale. Sarà situato nel distretto di Ardoines, all'angolo tra via Jean-Pierre-Timbaud e Avenue Léon-Geffroy. La moschea, la cui cotruzione si vociferà inizierà nei prossimi mesi, si troverà infatti di fronte allo stadio Gabriel-Péri, in una zona che ora ospita giardini e parco giochi. Un fatto che probabilmente non piacerà a diverse famiglie, che avranno in futuro meno spazio a disposizione per giocare con i propri figli.
Il rapporto choc
Édouard Philippe ha presentato oggi a Strasburgo l'ultimo rapporto sulla questione dell'islam radicale in Francia, facendo un bilancio del 2018. Secondo quanto dichiarato dal primo ministro francese, in totale quattro scuole musulmane fuori contratto, sette luoghi di culto, otto associazioni culturali e ben 89 locali sono stati chiusi l'anno scorso.
In particolare, si tratta di kebab, sale da tè e shisha bar i cui gestori, secondo quanto riportato dalla polizia, sono vicini a movimenti radicali. Tra i luoghi di culto che sono stati chiusi c'è anche la moschea As-Sunna a Hautmont.
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