Proposta in Wyoming: "Giustiziare i detenuti con un plotone esecutivo"

In mancanza di medicinali per le iniezioni, si pensa a un ritorno al passato. E in Oklahoma c'è chi punta alla camera a gas

Proposta in Wyoming: "Giustiziare i detenuti con un plotone esecutivo"

Per ora ha detto sì soltanto una delle due camere statali e il Senato non si è ancora espresso. Ma l'ipotesi di un ritorno al plotone esecutivo per le pene capitali, in Wyoming sembra vicina a diventare realtà.

Una risposta, sulla cui validità il dibattito è aperto, a casi in cui dovessero venire a mancare i medicinali necessari per portare a termine le esecuzioni, come è successo diverse volte negli ultimi mesi, negli Stati Uniti, dopo l'obiezione di coscienza di diversi produttori di medicinali. 

L'ipotesi su cui stanno lavorando le istituzioni prevede, dopo un emendamento introdotto al Senato, che i detenuti condannati a morte siano prima storditi e poi messi di fronte al plotone d'esecuzione. Una bozza di legge che dovrà poi comunque passare dal tavolo del governatore per la ratifica finale.

Se pure dovesse essere arrivare l'ok e la proposta diventasse legge, il quotidiano britannico Independent ricorda che potrebbe cambiare molto poco, in uno Stato che non esegue una condanna a morte dal 1992.

Su ipotesi simili a quella tentata in Wyoming stanno lavorando però anche lo Utah e l'Oklahoma.

Se nel primo caso la proposta è quella di tornare al plotone d'esecuzione come metodo alternativo all'iniezione letale, nel secondo c'è chi vorrebbe introdurre la camera a gas e l'uccisione con l'azoto. Secondo il repubblicano Anthony Sykes "è riconosciuto come uno dei metodi più umani per eseguire una sentenza".

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