Il Ramadan, secondo un ministro tedesco, causa problemi ai bambini e disturba fortemente l’apprendimento scolastico.
Franziska Giffey, ministro federale tedesco per la famiglia, gli anziani, le donne e la gioventù del quarto gabinetto Merkel, ha lanciato l’allarme sulla stampa tedesca all’inizio del mese di digiuno islamico (nel paese teutonico sono circa 4 milioni i seguaci di Maometto).
Mentre il cardinale Reinhard Marx, presidente della Conferenza episcopale tedesca, ha inviato un messaggio ai musulmani di Germania dicendo che è un "segno bellissimo" che ci sia "l’abitudine da parte dei credenti musulmani di invitare persone di altre religioni nei tempi in cui si rompe il digiuno", la ministra Giffey, esponente della Spd (Sozialdemokratische Partei Deutschlands), la sinistra socialdemocratica tedesca, ha detto che "i bambini hanno bisogno di bere e mangiare regolarmente, altrimenti non possono stare attenti, imparare e svilupparsi bene. Questo si applica in generale e ovviamente nel periodo del Ramadan". Secondo la Giffey molti genitori musulmani sono responsabili dell'argomento del digiuno. "Purtroppo, ogni anno ci sono bambini che collassano durante il periodo del Ramadan, perché non bevono e mangiano abbastanza", ha continuato Giffey. Per evitare questo la ministra si è augurata che tutte le parti in causa (genitori, insegnanti, moschee e rappresentanti dei musulmani in Germania) lavorino insieme, per "far capire che i bambini non devono digiunare".
La Deutsche Kinderschutzbund (un'organizzazione che si occupa di protezione dei bambini e che rappresenta circa 430 associazioni locali) e la Berufsverband der Kinder- und Jugendärzte, l'associazione professionale dei pediatri, avevano lanciato, prima dell'inizio del mese del Ramadan, l’allarme per le possibili conseguenze del digiuno per i bambini e gli adolescenti. "Le famiglie dovrebbero essere sostenute nel loro desiderio di praticare la loro religione, ma i rischi per la salute dei bambini devono essere tenuti in considerazione", avevano detto dalle due associazioni, sviluppando delle linee guida con raccomandazioni per insegnanti, medici e altri professionisti. La Kinderschutzbund ha sottolineato che le scuole e le società sportive sono obbligate a intervenire se riconoscono situazioni di pericolo per i bambini e gli adolescenti.
"Il nostro obiettivo è che i bambini che vogliono digiunare lo facciano senza danneggiare la loro salute e considerando la loro età" ha detto il parlamentare dei Verdi Ekin Deligöz."Faccio meno affidamento sulle sanzioni, ma più sulla comunicazione". La deputata socialdemocratica al Bundestag, Nezahat Baradari, di fede musulmana e pediatra, ha detto di opporsi "fermamente alla pratica di far digiunare i bambini durante il mese di digiuno del Ramadan. I bambini stanno ancora crescendo, sia in termini di mente che di corpo. Il ritiro non solo di acqua ma anche di sostanze nutritive non può essere salutare in questa fase delicata della vita".
A parte questo, è ovvio dal punto di vista medico che i bambini non possono concentrarsi a scuola se non bevono e mangiano per diverse ore. Questo è particolarmente vero per le ragazze che hanno digiunato dopo l'inizio delle mestruazioni, ha ricordato la Baradari. Ancora più problematico è il digiuno delle madri che allattano. "Se muoiono di fame e non bevono per diverse ore, i loro bambini non ingrassano. Credo che il Profeta Muhammad volesse vedere i suoi giovani credenti, e specialmente i bambini, nelle loro migliori condizioni fisiche e mentali", ha detto la Baradari. "In questa fase delicata dello sviluppo cerebrale, è essenziale un livello di zucchero nel sangue continuamente adeguato".
Per i musulmani il mese di Ramadan prevede la rinuncia, dall'alba al tramonto, al cibo e alle bevande. Si mangia solo di nuovo in tarda serata. Esistono tuttavia delle eccezioni per i vecchi e gli ammalati, le donne incinte, i viaggiatori e i bambini. Tuttavia, ci sono sempre dei problemi nelle scuole, anche in Italia, perché anche i bambini delle scuole elementari, spesso invogliati dai genitori, emulano la pratica del digiuno prima di raggiungere l'età prevista da questa religione per tale pratica (dall'età della pubertà).
La Giffey ha molta familiarità con l'argomento. Come sindaco del quartiere Neukoelln di Berlino, due anni fa, aveva pubblicato, in collaborazione con i rappresentanti di scuole, moschee e associazioni, la "raccomandazione Neukölln": dodici note sul mese di Ramadan. Nelle note si legge che "quando i genitori lodano i loro figli per il digiuno, la lode deve sempre essere associata con l'indicazione che è considerato ancora più gradito ad Allah che i bambini e i giovani abbiano successo a scuola".
"Ho visto cosa significa quando i bambini con enormi deficit linguistici entrano nelle prime classi", ha spiegato Franziska Giffey a proposito del suo periodo di sindaco di Neukölln. "L'integrazione funziona attraverso la normalità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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